25 Dicembre 2024 02:17

25 Dicembre 2024 02:17

Imperia, traffico in tilt a Oneglia. Lucio Sardi replica all’assessore D’agostino. “Giornata di ordinaria follia, amministrazione incapace di programmare”

In breve: Lucio Sardi replica alle dichiarazioni dell'assessore Ester D'Agostino, in merito alle polemiche scoppiate per gli ingorghi stradali dovuti alla chiusura di via Des Geneys.

Lucio Sardi, ex candidato sindaco di Sinistra in Comune, replica alle dichiarazioni dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Imperia, Ester D’Agostino, in merito alle polemiche scoppiate per gli ingorghi stradali dovuti alla chiusura di via Des Geneys.

 

“Poteva andare peggio. Questa è stata la giustificazione offerta dall’assessore ai lavori pubblici per la giornata di ordinaria follia automobilistica vissuta dai malcapitati cittadini imperiesi che nell’assolato lunedì, ormai estivo, hanno passato buona parte della giornata imprigionati nelle interminabili code causate dai lavori di asfaltatura di un tratto di strada (via des geneys e via doria) lunga poco più di trecento metri.

Perché, come ha ricordato l’assessore, se si fosse deciso non solo di riasfaltare una delle strade cittadine più trafficate, in pieno giorno, durante la festa di san Giovanni e in una giornata feriale di traffico cittadino intenso (come è stato fatto), ma anche durante l’apertura delle scuole e magari, aggiungiamo noi, in un giorno di mercato, il serpentone di auto che ha intasato la città e le strade di accesso sarebbe potuto diventare anche più imponente.

Una nota positiva si può tuttavia cogliere nella giornata di ordinaria follia stradale di lunedì di cui, visto il successo di pubblico raccolto è andato in scena il sequel nella giornata di martedì. Parliamo dell’assenza di contravvenzioni agli automobilisti che invece, in giornate senza il traffico paralizzato, hanno osano sfidare l’autovelox-bancomat installato sull’argine sinistro dall’amministrazione Scajola, beccandosi una contravvenzione per aver “sfrecciando” anche solo a 1 km orario oltre il limite dei 50.

Durante le ore del grande colossal degli ingorghi da incubo, avrà infatti a fatica potuto registrare velocità superiori ai 2 km l’ora.

Se chi amministra Imperia provasse a ragionare e ad agire almeno una volta senza tenersi pronto l’alibi del “poteva andare peggio“, eviterebbe di agire molto peggio rispetto a quanto si aspettano i cittadini imperiesi da una amministrazione così autoconvinta delle proprie capacità.

Proponiamo quindi il seguente quesito alla giunta comunale. Se si programmassero gli interventi di manutenzione stradale in giorni e orari di scarso traffico (non ci risulta che i lavori effettuati in orari serali o notturni siano vietati dalla legge), evitando di farli coincidere con manifestazioni cittadine e realizzandoli in tempi il più possibile ristretti, non si farebbe meno peggio di come è stato fatto? Se dal meno peggio si puntasse al meglio si farebbero passi da gigante, altro che un “centimetro per volta”.

Purtroppo la logica del peggio rischia di manifestarsi nel contesto in cui la giunta Scajola ha già dato prova del peggio di sé, ovvero sul servizio di raccolta dei rifiuti. In queste ore è stata annunciata l’apertura del bando di gara per la gestione del servizio per i prossimi cinque anni.

Come avevamo già denunciato in passato, l’insensato sistema di raccolta finora inflitto agli imperiesi sarà quello che le aziende intenzionate a partecipare al bando dovranno seguire e sul quale saranno basate le loro offerte economiche, che verranno valutate sul criterio del maggior ribasso.

In un simile contesto si corrono due rischi.  Il primo è che finisca per partecipare alla gara solo l’attuale gestore in ragione del fatto che nessun’altra azienda sarà disposta a gestire un sistema di raccolta folle che con molta probabilità creerà disservizi e contenziosi con il Comune.
Il secondo è che si scateni una guerra al ribasso dell’offerta tra aziende interessate ad entrare nella gestione dei rifiuti, ma poi costrette a minimizzare i costi a scapito della qualità, rendendo il servizio, se possibile, ancora peggiore dell’attuale.

Non sapremmo dire quale dei due scenari sia il peggiore, ma che non c’è limite al peggio purtroppo si”.

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