25 Dicembre 2024 05:27

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Tentano la rapina in casa di uno spacciatore, intervengono i Carabinieri. Tre arresti / I dettagli

In breve: Quella che appariva come una rapina in abitazione ad opera di ignoti, grazie all’arguzia investigativa dei militari, celava in realtà un retroscena da romanzo criminale.

Brillante operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sanremo, che venerdì scorso hanno arrestato tre italiani residenti nella città matuziana – un 35enne ed un 43enne pregiudicati ed un 29enne – autori, a vario titolo, di rapina in abitazione, lesioni gravissime e spaccio di sostanze stupefacenti.

L’indagine, condotta dalla Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile di Corso Inglesi e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia, ha avuto inizio il 2 marzo u.s. a seguito di una denuncia sporta da un uomo che, al rientro nella propria abitazione, era stato aggredito da due soggetti travisati da passamontagna, sorpresi a scassinare la cassaforte e spiazzati dall’improvviso ritorno a casa della vittima, i quali si davano alla fuga dopo aver minacciato il padrone di casa con una pistola.

Rapina in abitazione e spaccio di stupefacenti: tre arresti dei Carabinieri.

Quella che appariva come una rapina in abitazione ad opera di ignoti, grazie all’arguzia investigativa dei militari, celava in realtà un retroscena da romanzo criminale. Infatti, le indagini dei Carabinieri – svolte sia in modo tradizionale, con servizi di osservazione, pedinamento ed acquisizione di informazioni sul territorio, sia con l’ausilio di attività tecniche – hanno svelato il vero motivo che aveva portato i malfattori a pianificare ed eseguire il colpo: lo spaccio di stupefacenti.

Già nei giorni successivi al fatto venivano subito raccolti inconfutabili elementi sui reali mezzi di sostentamento della persona che era stata rapinata, al punto che la stessa veniva arrestata il 1° aprile u.s. a seguito di una perquisizione domiciliare che permetteva di sequestrare – presso la stessa abitazione oggetto della rapina – alcune buste contenenti gr 50 di cocaina e gr. 40 di marijuana, occultati proprio all’interno della fatidica cassaforte. Si delineava, così, il vero obiettivo dei malviventi – che avevano addirittura minacciato lo spacciatore con un’arma da fuoco – ovvero quello di impossessarsi del quantitativo di sostanza stupefacente posseduto dalla vittima, che spacciato a loro volta avrebbe garantito introiti per almeno 5 mila euro.

Dall’indagine, inoltre, emergeva che, con l’escamotage di prospettargli l’acquisto di droga, era stato un complice dei rapinatori ad indurre lo spacciatore ad uscire dalla propria abitazione, per permettere agli altri correi di entrare indisturbati. Il piano, però, era andato storto, in quanto la vittima della rapina, insospettita dalla richiesta di un incontro da parte dell’acquirente di droga, aveva deciso di rientrare a casa per sincerarsi che fosse tutto a posto, venendo invece sorpresa dalla presenza dei due rapinatori, che comunque non erano riusciti a scassinare la cassaforte con lo scopo di asportarne lo stupefacente, fuggendo poi non prima di aver minacciato la vittima con una pistola.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere ha colpito per tali motivi uno dei due materiali esecutori della rapina, più il complice che aveva teso il tranello per far uscire di casa lo spacciatore.

Dall’attività investigativa, inoltre, emergevano anche diverse cessioni di cocaina effettuate a vari acquirenti da parte della vittima di rapina, motivo per il quale – con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti – si sono aperte anche per lui le porte del carcere di Sanremo.

Infine, grazie all’indagine dei Carabinieri di Sanremo, veniva fatta luce su un fatto cruento accaduto lo scorso mese di marzo nella città dei fiori, allorquando un cinquantenne sanremese veniva – per motivi passionali – dapprima picchiato e poi fatto azzannare al volto da un cane di razza pitbull, che gli procurava gravi ferite al punto di rendersi necessario il ricovero presso l’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Per questi fatti, è scattato per uno dei rapinatori l’ulteriore capo di imputazione di lesioni personali aggravate.

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