Nell’ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio della provincia, nell’arco del fine settimana sono state identificate circa 300 persone e controllati oltre 80 veicoli.
Nel corso dell’attività personale della Polizia di Stato procedeva all’accompagnamento presso il CPR di Torino (in attesa dei documenti di identificazione) di un giovane tunisino, T.I., di 25 anni, detenuto presso il carcere di Imperia per i reati di tentato omicidio in concorso e di detenzione illecita di stupefacenti.
I fatti risalgono al dicembre 2013 quando il soggetto, insieme ad altre due persone, tratteneva un altro straniero e con un coltello lo feriva con numerosi fendenti alla schiena ed al viso provocandogli uno pneumotorace e non riuscendo a cagionarne la morte solo per la strenua reazione opposta dalla vittima, che riusciva a scappare dagli aggressori e a rifugiarsi in un locale.
T.I., entrato in Italia all’età di 16 anni, veniva inizialmente inserito in una comunità per minori di Varazze, poi una volta uscito iniziava a frequentare un giro di soggetti già dediti alla commissione di reati.
In carcere non dimostrava né pentimento né consapevolezza per il fatto commesso, anzi lo minimizzava attribuendo la causa della sua condotta ad un’attenuazione di coscienza dovuta all’assunzione di alcolici combinata all’uso della cocaina.
A fronte di ciò e del comportamento tenuto in costanza di detenzione (tra cui 4 rapporti disciplinari) il giudice riteneva attuale la pericolosità sociale del tunisino e per tale motivo applicava allo stesso la misura di sicurezza dell’espulsione del territorio.
Gli operatori della Questura eseguivano altresì un accompagnamento con scorta di un cittadino marocchino, al quale il giudice applicava la misura dell’espulsione in sostituzione della pena detentiva. Quest’ultimo annoverava precedenti in materia di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, rapina, furto aggravato.