23 Dicembre 2024 17:57

23 Dicembre 2024 17:57

Coronavirus: primi casi sospetti in Liguria. “Tra poche ore il risultato del test”

In breve: E’ questa la principale novità del sistema di monitoraggio messo in atto dalla task force regionale

In Liguria sono stati riscontrati casi sospetti di coronavirus che saranno smentiti o confermati nelle prossime ore dopo l’esecuzione del tampone. Un sistema abbastanza rapido ma che richiede circa 4 ore.

Lo ha comunicato nel corso della conferenza stampa di aggiornamento sul coronavirus l’infettivologo Filippo Ansaldi al termine della riunione operativa della task force di Alisa a cui hanno preso parte, tra gli altri, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, la vicepresidente e assessore alla salute Sonia Viale, l’assessore regionale ai Trasporti Gianni Berrino, l’assessore regionale alla Scuola Ilaria Cavo, il commissario di Alesa Walter Locatelli.

E’ questa la principale novità del sistema di monitoraggio messo in atto dalla task force regionale congiuntamente con la Cabina di Regia che sta effettuando continui aggiornamenti sull’esecuzione dell’ordinanza emanata ieri dal presidente della giunta regionale.

Proprio a seguito dell’ordinanza è obbligatoria da ieri l’autodenuncia da parte di tutte le persone che siano state in aree a rischio, sia a livello internazionale che nazionale, chiamando il 112, per poter essere monitorati e consentire alla struttura sanitaria di adottare la misura di permanenza domiciliare con sorveglianza attiva. Una misura che non è stata rispettata da una famiglia di Codogno di 9 persone che si è recata nella seconda casa situata in Liguria a Monte Marcello e ora è in isolamento coatto nella frazione del Comune di Ameglia.

“Da ieri – ha ricordato Toti – vi è l’obbligo dell’autodenuncia da parte dei cittadini che accusano sintomi e sono transitati in aree a rischio ed è obbligo per i sindaci di utilizzare i loro poteri coercitivi. E’ evidente che l’ordinanza, in una regione dove al momento non ci sono casi conclamati, vuole prevedere una serie di restrizioni e una rarefazione dei contatti sociali cercando al contempo di evitare la paralisi regionale”.

“Per questo – ha continuato Toti – stiamo cercando di rispondere a tutte le domande anche in arrivo dai Comuni, tenuto conto che l’ordinanza può essere applicata immediatamente: sicuramente per noi i mercati rionali devono restare aperti, ma non le fiere occasionali che prevedono anche l’arrivo di persone da altre regioni. La stessa cosa vale per i cinema che rimangono aperti perché la frequenza della sala non prevede spostamenti di persone da altri territori. Diverso invece per gli spettacoli teatrali che sono un unicum. L’obiettivo è comunque sempre la ricerca di un equilibrio nella nostra regione e della giusta via per poter evitare contagi e tracciare i pazienti zero, mitigando il più possibile il disagio per le popolazioni”.

Liberi i sindaci, se vogliono, di inasprire l’ordinanza.

La vicepresidente e assessore alla salute Sonia Viale ha comunicato che nel pomeriggio si sarebbe svolta la riunione della task force di Alisa e anche della Cabina di Regia che è stata istituita proprio ieri. “Stamani – ha detto Viale – abbiamo avuto un incontro con gli Enti Gestori per la regolamentazione degli accessi negli ospedali e nelle RSA, per far loro capire l’importanza di questa misura che è stata comunque accolta bene.

E nel frattempo è in corso di allestimento presso l’ospedale Policlinico San Martino la tenda per il triage alle persone che si autopresenteranno al pronto soccorso, manifestando febbre o sintomi respiratori. La seconda tenda sarà allestita nelle prossime settimane nei pressi del pronto soccorso dell’Istituto Gaslini”.

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