Sedici anni di carcere. Questa la richiesta di condanna per Enzo Agostino che, nel gennaio del 2019, uccise la sorella, Palma Agostino, a colpi di accetta, nell’abitazione dove convivevano, a Taggia.
Imperia: uccise la sorella a colpi di accetta, la sentenza l’8 luglio
Nella giornata di ieri, 1 luglio, il Pubblico Ministero Luca Scorza Azzarà, davanti al Gup Anna Bonsignorio, ha concluso la propria requisitoria chiedendo, con la formula del rito abbreviato, 16 anni di carcere. Il Magistrato ha contestato ad Agostino anche l’aggravante della crudeltà.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni Musso e Stefania De Maria, ha chiesto invece il minimo della pena, con l’esclusione dell’aggravante della crudeltà e l’attenuante della semi-infermità mentale, così come evidenziato, in sede di incidente probatorio, dallo psichiatra Gabriele Rocca.
La sentenza è attesa per il prossimo 8 luglio.
La vicenda
Enzo Agostino, custode del cimitero di valle Armea, ha ucciso la sorella Palma Agostino, pensionata, con la quale viveva da circa 6 anni, il 21 gennaio 2019. con diversi colpi di accetta. Il motivo? Dissapori legati alla convivenza.
A lanciare l’allarme, la mattina della tragedia, alcuni familiari di Enzo e Palma. In particolare, la mattina dell’omicidio Palma avrebbe dovuto recarsi in campagna con la cognata che, dopo le ripetute telefonate andate a vuoto, ha deciso di andarla a prenderla a casa.
Poco dopo la tragica scoperta, con il ritrovamento del corpo senza vita di Palma Agostino in camera da letto e, a pochi passi, il fratello Enzo in stato di shock.