Condannato a sedici anni di carcere per omicidio volontario. Questa la sentenza, pronunciata oggi dal Gup Anna Bonsignori, in Tribunale a Imperia, per Enzo Agostino che, nel gennaio del 2019, uccise la sorella, Palma Agostino, a colpi di accetta, nell’abitazione dove convivevano, a Taggia.
Imperia: uccise la sorella a colpi di accetta, condannato Enzo Agostino
La difesa, rappresentata dagli avvocati Giovanni Musso e Stefania De Maria, aveva chiesto invece il minimo della pena, con l’esclusione dell’aggravante della crudeltà e l’attenuante della semi-infermità mentale, così come evidenziato, in sede di incidente probatorio, dallo psichiatra Gabriele Rocca.
Oggi è arrivata la sentenza che conferma la condanna ai 16 anni di carcere chiesta dal PM Azzarrà. Il giudice ha riconosciuto le aggravanti della crudeltà e del rapporto di famiglia che sussisteva con la sorella.
La vicenda
Enzo Agostino, custode del cimitero di valle Armea, ha ucciso la sorella Palma Agostino, pensionata, con la quale viveva da circa 6 anni, il 21 gennaio 2019. con diversi colpi di accetta. Il motivo? Dissapori legati alla convivenza.
A lanciare l’allarme, la mattina della tragedia, alcuni familiari di Enzo e Palma. In particolare, la mattina dell’omicidio Palma avrebbe dovuto recarsi in campagna con la cognata che, dopo le ripetute telefonate andate a vuoto, ha deciso di andarla a prenderla a casa.
Poco dopo la tragica scoperta, con il ritrovamento del corpo senza vita di Palma Agostino in camera da letto e, a pochi passi, il fratello Enzo in stato di shock.