” Pensate all’Italia e pensate a calde serate passate a passeggiare in un antica città, degustando Barolo e assaporando la bella vita. Tutto ciò e vero ma trascura la fiorente reputazione della nazione come destinazione per sport estremi. Uno dei posti migliori da raggiungere se volete combinare splendide spiagge, cultura e esperienze estreme di discesa eè Finale Ligure, una mecca sia per gli arrampicatori che per gli amanti della mountainbike.”
Questo l’incipit dell’articolo delquotidiano inglese The Guardian dedicato a Finale Ligure. In un periodo di crisi in Italia anche del mercato del turismo la città è in netta controtendenza da diversi anni ottenendo ottimi risultati di presenze di turisti che accorrono dalle più lontane parti del mondo per godere di questa palestra a cielo aperto dando così un florido indotto all’economia del posto.
La città da anni ha saputo infatti sviluppare intorno alle attività outdoor ( arrampicata e mountainbike) una chiara identità del territorio, servizi di qualità, numerose manifestazioni sportive e non, riuscendo così ad abbinare la vocazione agroalimentare e storica del territorio a quella del turismo sportivo.
Con professionalità e dedizione gli operatori turistici del posto e gli amministratori hanno raggiunto brillanti risultati con uno sguardo sempre attento alla qualità, al mercato del turismo internazionale e spesso compiendo scelte drasticamente opposte al resto del territorio ligure come ad esempio puntare sul mercato della mountainbike. Basti pensare che in molti comuni liguri il freeride e lo sviluppo dei sentieri e delle attività di mountainbike sono addirittura spesso contrastate.
Ecco l’articolo:
http://www.theguardian.com/travel/2014/may/08/top-10-activity-holidays-in-europe
