Nel fine settimana appena trascorso, l’Italia si è unita per la Festa di tutti i Santi anticipando la visita ai propri defunti. Per tale ragione, l’Arma nella provincia ha intensificato i servizi di controllo del territorio, al fine di garantire la sicurezza delle abitazioni dei cittadini che con l’occasione hanno fatto visita ai loro cari.
La circostanza ha consentito ai militari di esprimere tutte le potenzialità dei servizi di prevenzione: gli equipaggi – in uniforme ed in borghese – sono stati dislocati sulle principali vie di comunicazione, nei pressi dei cimiteri, nelle zone isolate come in quelle più frequentate, in questo caso per evitare assembramenti, scoraggiando comportamenti non rispettosi a tutela della salute di tutti, con l’intendimento di prevenire coinvolgendo chi vuole sentirsi “più libero degli altri”.
È stato sufficiente, nella stragrande maggioranza dei casi, rivolgersi alle persone chiedendo – con cortesia – se avessero intenzione di trattenersi ancora a lungo per ricevere rassicurazione sul fatto che stessero rientrando a casa.
L’Arma si è mossa quindi in duplice direzione: da un lato, l’accennata attività di informazione e sensibilizzazione condotta nei confronti dei cittadini, al fine di consentire loro il più agevole adattamento alle rinnovate norme in vigore (in particolare, le previsioni giuridiche nazionali e regionali tese a contrastare il diffondersi della pandemia), dall’altro le necessarie verifiche: i militari hanno proceduto al controllo di 16 esercizi pubblici, 2 soli dei quali sono stati destinatari di contravvenzione.
Nel primo caso, a Sanremo, i militari hanno trovato persone all’interno di un esercizio pubblico che avrebbe dovuto essere chiuso, rinvenendo anche un tavolo da gioco, preparato con tanto di panno verde, fiches e carte, ovviamente in assenza di ogni autorizzazione e, ancora, con una diposizione tale da dedurre che fosse in corso una partita a Black Jack o Texas Hold’Em, entrambi vietati (la vicenda è stata anche refertata all’Autorità giudiziaria).
Nel secondo caso sono intervenuti a Vallecrosia, dove hanno sanzionato i 18 partecipanti e il maestro di ballo che stava impartendo loro una lezione.
Sul piano della polizia giudiziaria, il controllo del territorio amplificato si è rivelato estremamente utile: infatti, sono state arrestate due persone (una 30enne a Ventimiglia ed un 55enne a Molini di Triora) in esecuzione di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria – rispettivamente per furto e detenzione illegale di armi clandestine – e, appena qualche ora fa, un terzo individuo è stato arrestato a Ventimiglia in flagranza di evasione dagli arresti domiciliari.
Grazie agli stessi servizi, infine, è stato fornito supporto nella fase esecutiva dell’Operazione “Scarface” del Comando Provinciale di Brescia, di cui si è già riferito ieri.