Il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Polizia di Stato vuole ricordare che è sempre attiva “Questo non è amore”, la campagna di informazione e sensibilizzazione contro la violenza di genere.
“Anche in questo periodo – afferma il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – caratterizzato da diverse emergenze, le statistiche ci mostrano come la donna, in quanto donna, continui ad esse la destinataria privilegiata di efferati fatti di sangue.
Le forze di polizia sono sempre più preparate sulle tematiche, si sono dotate di luoghi idonei dove accogliere la vittima, si sono aggiornate sui moduli operativi e di primo contatto, la rete ed il funzionamento dei centri antiviolenza è ormai consolidata.
Grazie alla sinergia di queste componenti, le vittime ottengono un importante sostegno in momenti così delicati, in cui far emergere il loro disagio è sempre difficile.
Il bagaglio professionale maturato in tanti anni – ribadisce il Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato – ci ha consentito di trovare delle soluzioni più consone alle complesse problematiche connesse a questo delicato settore, conferendo all’intervento repressivo il carattere di estrema ratio, poiché esso dovrebbe concretizzarsi solo laddove gli strumenti preventivi non abbiano avuto efficacia o non siano stati tempestivamente adottati.
Nella prolifica evoluzione legislativa, un consolidato e valido strumento è divenuto il potere di ammonimento del Questore, poiché, potendo essere adottato anche nei casi che costituiscono l’anticamera di fattispecie più gravi, anticipa in via preventiva la soglia di tutela.
L’ammonimento è una misura di prevenzione che nasce con lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale e consiste nell’avvertimento, rivolto dal Questore allo stalker o al maltrattante, di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza domestica.
Contestualmente, l’ammonimento consente al Questore di adottare non soltanto misure che attengono alla detenzione di armi, ma anche forme di sensibilizzazione di familiari e di intervento di altri uffici.
In particolare, chi si rende responsabile di percosse o lesioni lievi, nell’ambito di violenza domestica, può essere ammonito non solo su istanza della vittima o di un testimone, ma, fatto particolarmente importante, anche su iniziativa della stessa Forza di Polizia, che può anche provvedere ad allontanare immediatamente il soggetto dall’abitazione dove si sono realizzate le condotte violente.
Per ricorrere a tale strumento, la vittima deve esporre i fatti alle autorità e avanzare richiesta al Questore di ammonimento nei confronti dell’autore delle condotte persecutorie o della violenza domestica. Il Questore, verificati i fatti, adotterà il provvedimento e l’autore verrà diffidato alla prosecuzione delle condotte.
Una nuova importante iniziativa, finalizzata alla gestione delle richieste di aiuto delle vittime di violenza, in concomitanza con l’emergenza COVID-19 e nel periodo del lockdown, è stata l’implementazione della APP della Polizia di Stato YouPol, attraverso la quale i cittadini possono “chattare”, anche in modo anonimo, con le Sale Operative delle Questure per segnalare situazioni di disagio, trasmettere messaggi ed immagini.
Creata per contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, è stata aggiornata, nel mese di marzo 2020, prevedendo la possibilità di segnalare anche i reati di violenza domestica. Per chi non vuole registrarsi fornendo i propri dati, è prevista la possibilità di segnalare in forma anonima.
Su scala nazionale, tra i delitti censiti rientranti nella violenza di genere, più della metà è rappresentato dai maltrattamenti in famiglia, ove l‘81% delle vittime sono donne. Nel 62% dei casi l’autore dei reati rientranti nella violenza di genere è il coniuge, convivente, fidanzato o ex partner.
Violenza sulle donne: ecco i dati nella provincia di Imperia
IMPERIA |
Gennaio – Settembre |
Gennaio – Settembre |
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Descrizione reato | ||||
Atti persecutori |
51 |
39 |
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Maltrattamenti contro familiari e conviventi |
53 |
57 |
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Violenze sessuali |
17 |
11 |
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Ammonimenti |
13 |
5 |
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Sul fronte degli omicidi volontari consumati, sia nel 2019 che nel 2020 vi è stato solo un reato di tal genere. Solo quello dello scorso anno però è da annoverare tra quelli familiari/affettivi e a danno di una donna.
Per quanto riguarda gli Ammonimenti, le istanze presentate sono state molto più numerose rispetto ai provvedimenti adottati. In taluni casi gli accertamenti svolti hanno evidenziato la mancanza dei presupposti previsti dalla normativa vigente in tema di atti persecutori e sono stati trattati come esposti. In altri casi si è rilevata la presenza di singoli reati, scollegati dal contesto degli atti persecutori, eventualmente perseguibili a querela (come, per esempio, per le sole molestie telefoniche o le ingiurie).
La misura preventiva dell’Ammonimento, in provincia, è stata particolarmente efficace. Dopo l’irrogazione del provvedimento non risulta infatti che gli autori abbiano reiterato le condotte persecutorie
In un quadro di più ampia lettura, sia nei casi di richiesta di Ammonimento che di denunce, si rileva che i comportamenti si sono concretizzati, a seconda della gravità, in molestie a mezzo telefono e/o social/, pedinamenti/appostamenti, ingiurie, gravi minacce, danneggiamenti di cose di proprietà della vittima, violenze psicologiche, violenze fisiche, in alcuni episodi si rilevavano lesioni gravi, in un altro il reato di sequestro di persona ed in un ulteriore di tentato omicidio.
In non poche situazioni, i comportamenti violenti sono stati commessi dallo stalker anche in presenza dei figli minori.
In alcuni casi esaminati, gli autori degli atti persecutori hanno o hanno avuto un vissuto di abuso di sostanze stupefacenti, di alcool e/o si trovano in di difficoltà economiche.
Sia per quanto riguarda gli autori che per quanto riguarda le vittime, si riscontra una netta prevalenza di cittadini italiani; con riferimento agli stranieri, non si rileva un gruppo etnico maggiormente rappresentato rispetto ad un altro.
Anche in provincia, così come si evince dal dato nazionale, il contesto prevalente in cui si manifestano i reati in argomento è quello derivante dal rapporto fra ex coniugi, ex conviventi, ex fidanzati. Non si sono rilevati comportamenti persecutori da parte di soggetti estranei e/o sconosciuti alla vittima.
Le persone vittime di stalking che si sono rivolte presso gli Uffici di Polizia sono donne ad eccezione di un caso, nel 2019, in cui un uomo ha fatto richiesta di Ammonimento nei confronti di una donna con la quale aveva intrattenuto una breve relazione.