Dopo i 90 mila euro ottenuti per la progettazione adesso il comune di Pieve di Teco si vede assegnare dal Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, la somma di 995 mila euro relativa agli interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico.
Questi fondi, per cui già il Comune nell’ottobre scorso ha beneficiato di 90 mila euro per la progettazione, adesso permetteranno di avviare un cantiere strategico ossia quello riguardante la messa in sicurezza del fossato del rio Grassi.
Si tratta di un torrente che scorre sotto il centro abitato e, a causa degli eventi alluvionali, spesso è a rischio esondazione come accaduto nel novembre dello scorso anno.
Pieve di Teco: 995 mila per interventi di messa in sicurezza del territorio. Soddisfatto il sindaco Alessandro Alessandri
“Si tratta di un risultato importante per il nostro territorio che evidenzia anche la buona azione dell’amministrazione comunale sul fronte della programmazione. Questo intervento ci permetterà di mettere in sicurezza non solo quell’area, ma l’intero bacino del Rio Grassi considerato che andremo a compiere un passo significativo per il corretto deflusso delle acque.
La storia, purtroppo, ci insegna che dobbiamo prevenire i risvolti negativi del maltempo e quindi con questi lavori andremo ad agire proprio per contenere e azzerare il rischio di esondazione del rio. Queste somme ci consentiranno quindi di agire in maniera concreta per la messa in sicurezza del comune i cui risvolti positivi saranno anche a giovamento dell’intera comunità dell’alta Valle Arroscia. Inoltre – prosegue il primo cittadino – il rio scorre proprio nel centro del paese e quindi l’opera è fondamentale per la salvaguardia dell’incolumità pubblica e rassicura l’agibilità del centro stesso: parametri per noi fondamentali e su cui si basa la nostra azione politico-amministrativa”.
I comuni della provincia di Imperia che hanno beneficiato di questi fondi, oltre a Pieve di Teco, sono Airole, Apricale, Aquila d’Arroscia, Aurigo, Bajardo, Civezza, Isolabona, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Ospedaletti, Perinaldo, Pompeiana, Pontedassio, Prelà, Ranzo, Rezzo, Riva Ligure, San Biagio della Cima, Triora e Vallecrosia. Adesso i vari comuni hanno 10 giorni di tempo, a partire dalla pubblicazione odierna del decreto ministeriale, per confermare l’interesse di realizzazione delle varie opere.