22 Novembre 2024 17:31

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22 Novembre 2024 17:31

Covid, Imperia: appello del Sindaco Scajola. “Vaccinati non siano i ‘fessi’. Gli si riconoscano maggiori benefici”

In breve: "Già oggi, per svolgere alcuni lavori, è necessario adempiere a obblighi per la sicurezza. Serve riconoscere benefici normativi a chi completa il percorso vaccinale".

“Non possiamo pensare, dopo un anno e mezzo di pandemia, di affrontare l’emergenza sanitaria con gli stessi strumenti dell’inizio”. Così il Sindaco di Imperia Claudio Scajola in un post pubblicato nella tarda serata di oggi, 14 luglio, sul proprio profilo Facebook.

Covid, Imperia: vaccini, l’appello del Sindaco Claudio Scajola

“Oggi conosciamo molto meglio questo maledetto virus e soprattutto abbiamo un vaccino che ha permesso il crollo della curva dei contagi in tutta Europa e che potrà evitare l’arrivo di una nuova ondata in autunno scrive Scajola – Ma per raggiungere questo obiettivo, evitando così ulteriori e difficilmente sostenibili chiusure, è necessario che la campagna vaccinale faccia l’ultimo importante passo.

Si è lavorato tanto in questi mesi, anche sul nostro territorio, con la Liguria che ha saputo distinguersi per un’efficace organizzazione. Il presidente Toti ha ben ricordato che si è raggiunta una copertura vaccinale del 72% tra gli over 50. È un risultato significativo, al quale dobbiamo dare seguito con un ulteriore impulso, e in questo senso condivido l’appello del presidente al pragmatismo.

Non amo gli obblighi per natura, ma dobbiamo trovare un sistema per cui i vaccinati non siano i ‘fessi‘ che si fanno carico di proteggere se stessi e soprattutto gli altri, mentre coloro che decidono di non vaccinarsi passino per i ‘furbi’. È un sistema che non regge, perché non ci permetterà di raggiungere una copertura adeguata e di chiudere per sempre questa drammatica pagina delle nostre vite.

All’interno dei limiti sanciti dalla Costituzione, è possibile pensare a situazioni specifiche per certi settori. Già oggi, per svolgere alcuni lavori, è necessario adempiere a determinati obblighi per la sicurezza. Serve poi riconoscere maggiori benefici normativi a chi completa il percorso vaccinale, soprattutto per i più giovani.

In questa fase abbiamo dunque bisogno di buon senso, praticità, ed evitare estremismi in un verso e nell’altro. Respingiamo le tante idiozie che ancora oggi girano sul vaccino, affidiamoci alla scienza e lavoriamo tutti insieme per chiudere per sempre questa bruttissima pagina”.

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