26 Dicembre 2024 15:08

26 Dicembre 2024 15:08

Liguria: in arrivo nuovo anticorpo “Sotrovimab” contro il Covid. “Terapia importante, maggior efficacia contro tutte le varianti”

In breve: Il nuovo anticorpo si aggiunge agli altri già disponibili, aumentando le armi terapeutiche a disposizione contro il Covid.

Arriverà in Liguria un nuovo anticorpo monoclonale anti-SARS-CoV-2 denominato Sotrovimab. Si tratta di una nuova terapia, sempre a singola infusione, dotata di una maggiore attività in vitro contro le varianti conosciute.

Il nuovo anticorpo si aggiunge agli altri già disponibili, aumentando le armi terapeutiche a disposizione contro il Covid.

“La Liguria è stata la prima regione a impiegare gli anticorpi monoclonali all’Ospedale Policlinico San Martino di Genova – sottolinea Giovanni Toti, presidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria – ed è tra le regioni che ne prescrivono di più in rapporto al numero dei positivi, grazie all’efficace sinergia tra medici ospedalieri e di medicina generale. Grazie a un’efficace lavoro di squadra abbiamo potuto garantire l’accesso a questa importante terapia a tutti i pazienti liguri ritenuti idonei a riceverla dai sanitari”.

“Il ministero della Salute – spiega Barbara Rebesco, direttore delle Politiche del farmaco di Alisa – ci ha anticipato che in Liguria ne arriveranno 103. Questo anticorpo si lega a un punto della proteina spike di SARS-CoV-2 che è meno soggetto a mutazioni e i dati provenienti da studi in vitro pubblicati hanno dimostrato che il nuovo anticorpo mantiene l’attività contro tutte le varianti circolanti, compresa quella brasiliana, californiana e non solo”.

La Liguria ha già ricevuto oltre 1.300 trattamenti: “Nella nostra regione, ad oggi, ne abbiamo già somministrati 335 – commenta Matteo Bassetti coordinatore del Diar Malattie infettive di Alisa – destinati a pazienti non ospedalizzati, con patologia lieve o moderata, che rientrano nei criteri di eleggibilità stabiliti dall’Agenzia italiana del farmaco. Gli anticorpi monoclonali sono dei farmaci che si utilizzano nelle fasi precoci della malattia, grazie alla sinergia tra i medici di base che intercettano i casi da trattare e ai medici specialisti in malattie infettive che garantiscono l’appropriatezza dei piani terapeutici”.

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