Si chiude con quindici condanne, su un totale di sedici imputati, il processo di primo grado per rito ordinario che vede sul banco degli imputati i dipendenti del Comune di Sanremo, cosiddeti “furbetti del cartellino”, accusati di truffa ai danni dello Stato, falso e violazione della Legge sul pubblico impiego.
Le pene stabilite dal giudice monocratico del Tribunale di Imperia Francesca Minieri vanno da 8 mesi a 3 anni e 7 mesi. L’unica assoluzione è per Rita Torre, per la quale è stata riconosciuta la particolare tenuità del fatto.
Sanremo: “Furbetti del cartellino”, condannati 15 dipendenti del Comune. Un’assoluzione
Ecco le condanne nel dettaglio:
Giuseppe Terracciano (ex dirigente) 3 anni e 2 mesi, 2.570 euro di multa; Antonella Rossi (collaboratrice) 8 mesi e 400 euro di multa; Miriam Marangoni 8 mesi e 360 euro di multa; Mimo Franza 1 anno e 4 mesi, 950 euro di multa; Mirco Norberti 1 anno e 8 mesi, 820 euro di multa; Fiorella Cavalca 1 anno e 3 mesi e 900 euro di multa; Tatiana Garibbo 1 anno e 1 mese, 590 euro, Francesco Astolfi 1 anno e 8 mesi, 1.520 euro di multa; Agatino Longhitano (impiegato) 1 anno e 2 mesi, 600 euro di multa; Antonio Rao (terminalista) 1 anno e 2 mesi, 620 euro di multa; Mario Adami (operaio) 1 anno e 3 mesi, 760 euro di multa; Marco Checchi (operaio) 3 anni e 7 mesi, 5.690 euro di multa; e Roberto Pangallo (geometra), 2 anni e 10 mesi, 3690 euro di multa. Rita Torre assolta.
Nel 2015, lo ricordiamo, a seguito del blitz della Guardia di Finanza in Comune a Sanremo, erano finiti a processo 42 persone, di questi 16 hanno patteggiato, altri 16 hanno scelto il rito ordinario e i restanti 10, che avevano optato per il rito abbreviato, sono stati assolti lo scorso febbraio.
I 10 imputati assolti sono Roberto Peluffo, Luigi Angeloni, Sergio Morabito, Maurizio Di Fazio, Loretta Marchi, Luisa Mele, Alberto Moraglia, Patrizia Lanzoni, Rosella Fazio, Paolo Righetto.