22 Dicembre 2024 06:24

22 Dicembre 2024 06:24

Sanremo: “Casa Serena”, le associazioni lanciano una raccolta firme. “Contrari a privatizzazione servizi sociosanitari”

In breve: La nota stampa delle associazioni sulla vicenda di Casa Serena.

ANPI, ATTAC Imperia, Rifondazione Comunista, Rete Sanremo Solidale, Sanremo Insieme, Sinistra Italiana e Società della Cura intervengono, tramite una nota stampa, in merito alla situazione di Casa Serena.

Sanremo: “Casa Serena”, le associazioni lanciano una raccolta firme

“Il Comune di Sanremo ha revocato l’aggiudicazione dell’affidamento alla “My Home Srl” per evidenti inadempimenti e violazioni delle prescrizioni di Asl per l’esercizio di una società che eroga servizi socio sanitari. E’ ben visibile che si è trattata di una decisione dovuta e di una scelta obbligata, richiamata anche a tutela del pubblico interesse, ma ancora ingarbugliata e non affatto conclusa.

Come è stato evidenziato nei giorni precedenti alla revoca, la vicenda di Casa Serena non è ‘solamente’ una questione amministrativa, sindacale e politica, riguarda le tante famiglie direttamente coinvolte e l’intera comunità territoriale.

Riguarda tutte e tutti coloro che riconoscono il valore di un bene sociale, non intendono lasciarlo al privato ed oltre all’annullamento dell’aggiudicazione richiedono l’interruzione del processo di privatizzazione.

La pandemia ha dimostrato come solo l’impegno pubblico è stato in grado di affrontare l’emergenza sanitaria ed economica che ha colpito maggiormente le persone più fragili e anziane. Per questo motivo ANPI, ATTAC Imperia, Rifondazione Comunista, Rete Sanremo Solidale, Sanremo Insieme, Sinistra Italiana e le cittadine e i cittadini che seguono il percorso di convergenza della Società della Cura, hanno promosso l’avvio della campagna ‘RIPRENDIAMOCI CASA SERENA’, con una raccolta firme rivolta al Consiglio comunale sanremese, per esprimere la contrarietà alla privatizzazione dei servizi sociosanitari territoriali a partire dalla Rsa “Casa Serena” e raccogliendo in soli cinque giorni circa 500 firme.

Ci auguriamo che l’amministrazione sappia rimediare alle innegabili trascuratezze e frettolosità mostrate nella conduzione di questa delicata vicenda ed indichi, nei passaggi successivi alla riacquisizione della Rsa, la scelta ferma e duratura della gestione pubblica di una residenza protetta che ha rappresentato per cinque decenni il punto di riferimento per un vasto territorio”.

 

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