24 Dicembre 2024 14:58

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“Covid, Imperia è la nuova Bergamo”: Le considerazioni di Andreina Puccioni. “Siamo tutti responsabili e colpevoli. La nostra superficialità ha riempito di nuovo gli ospedali”

In breve: Secondo il quotidiano "Domani", la città di Imperia sarebbe stata descritta come la "nuova Bergamo" per numero di contagi

Andreina Puccioni, ex CDA di Amat ed ex segretario cittadino del Partito Democratico, interviene con una nota stampa in merito a quanto dichiarato dal quotidiano “Domani”. Secondo il quotidiano italiano, la città di Imperia sarebbe stata descritta come la “nuova Bergamo” per numero di contagi.

Imperia è la nuova Bergamo“: Le considerazioni di Andreina Puccioni

“Dopo aver letto un editoriale del quotidiano Domani sulla situazione epidemiologica dell’Imperiese, paragonato alla ” nuova Bergamo “, mi sono chiesta come sia stato possibile arrivare a questo punto.

Prima con tanta rabbia e dopo con preoccupazione, ho cercato di analizzare da semplice cittadina quello che in tanti hanno notato negli ultimi mesi.

Siamo tutti responsabili e colpevoli.
È responsabile chi in questa città non ha sensibilizzato i più reticenti al vaccino.
È responsabile chi con superficialità non ha eseguito i controlli nonostante le numerose segnalazioni.
Tutti pensavamo di essere al sicuro.

Il nostro clima, restare all’aperto anche nei mesi invernali pensando che possa essere impossibile essere contagiati da questo maledetto virus.

I locali strapieni di giovani disinformati e incoscienti, senza precauzioni,con mascherine abbassate pensando di essere immuni al contagio.

Sono responsabili i gestori dei locali della movida che con timidezza esitano a chiedere il green pass o molto semplicemente tacciono temendo di perdere l’incasso dopo mesi di gravi difficoltà.
Siamo responsabili anche noi vaccinati non replicando agli insulti dei no vax più convinti.

La consapevolezza di oggi , dopo un anno e mezzo e dopo migliaia di morti, dovrebbe essere che questa pandemia si combatte solo collaborando e non facendosi la guerra.

La nostra superficialità invece ha portato di nuovo i nostri ospedali pieni e tanta sofferenza nelle famiglie”.

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