Tre anni dopo Imperia ha i propri inciampi nella memoria – Così, tramite una nota stampa, Guido Abbo ed Edoardo Verda, del gruppo consiliare “Imperia al Centro“, in merito alla posa della prima “pietra di inciampo” in memoria di Elena Caterina Moraglia, unica donna imperiese deportata nei lager nazisti.
Posata la prima pietra d’inciampo per ricordare Elena Caterina Moraglia: la soddisfazione di Imperia al Centro
“Inciampo: qualsiasi ostacolo che impedisca, intralci o ritardi il movimento e, con valore astratto, qualsiasi cagione d’arresto e di ritardo.”
Questo vuole essere l’opera dell’artista tedesco G.Demnig che posò a Colonia, in Germania, la prima pietra d’inciampo. Un ostacolo concettuale alla quotidianità, posto di fronte all’ingresso dell’abitazione del perseguitato, che esorti a ricordare un passato tragico ma tutt’altro che irripetibile.
Un passato che ha riguardato anche Imperia, che pagò il proprio pesante tributo. Furono 50, come riportato negli archivi storici, gli uomini e donne deportati dalla nostra città nei campi di concentramento e 19 non fecero mai più ritorno.
Con la posa della prima pietra in ricordo dell’unica donna imperiese deportata, Elena Caterina Moraglia, Imperia ha finalmente un segno forte e discreto in memoria di una tragedia senza tempo.
Come Imperia Al Centro ci teniamo a ringraziare il Consiglio comunale, che tre anni fa votò all’unanimità la nostra proposta, e i componenti della commissione toponomastica e gli uffici comunali, che con paziente ricostruzione hanno riconsegnato un’identità a coloro cui fu strappata nei lager nazifascisti e restituito un nome a chi fu ridotto a numero”.