“Mi trovo in imbarazzo perchè è evidente che il vostro intervento sia volto a bloccare il progetto”. Queste le parole del vicesindaco Giuseppe Fossati in replica all’interrogazione presentata oggi in consiglio comunale dal consigliere di Imperia al Centro Edoardo Verda, relativa al progetto di riqualificazione dell’area delle ex Ferriere.
Nel dettaglio, la question time dell’opposizione chiedeva di verificare “la compatibilità dello strumento urbanistico attuativo con la normativa vigente in merito alla fascia di inedificabilità assoluta circostante l’area dell’impianto di depurazione”.
Imperia: un centro commerciale alle ex Ferriere, il vicesindaco Fossati replica all’opposizione
Assessore Giuseppe Fossati
“Stiamo parlando di un’area abbandonata da 90 anni – ha affermato l’assessore e vicesindaco Fossati – che ora potrà essere riqualificata e darà tanti posti di lavoro. Mi imbarazza il vostro intervento. Secondo la vostra interpretazione non solo non si potrebbe fare questo progetto, ma non si potrebbe fare niente. Vorreste bloccare qualsiasi intervento? Ovviamente la vostra non è l’interpretazione corretta. Non è facendo una ricerca su internet che si può arrivare all’interpretazione di una norma complessa.
È evidente che abbiamo tenuto conto di questa normativa. Nel 2006 è stata indetta una conferenza dei servizi che ha messo nero su bianco che i 100 metri si misurano dal camino di uscita e non dal depuratore in sè. Vorrei sottolineare che il progetto è stato esaminato da 15 enti, dall’Asl alla Soprintendenza, dall’Agenzia del Demanio alla Guardia Costiera. Secondo voi non se ne sarebbero accorti? Questa è la tesi dei concorrenti che vorrebbero bloccare tutto. Non c’è nessun tipo di conflitto con la norma”.
Consigliere Edoardo Verda
“Non sono soddisfatto dalla risposta – ha replicato il consigliere Verda – L’interrogazione è uno strumento che abbiamo per richiedere informazioni. L’altro strumento che abbiamo, ovvero quello dell’accesso agli atti, non viene evaso dagli uffici. Ritengo più che corretto interrogare l’amministrazione quando lo riteniamo necessario per dare risposte di interesse collettivo. Lei ha parlato della conferenza dei servizi del 2006, ma la sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce che “la fascia di rispetto dagli impianti pubblici di depurazione va misurata a partire non già dalle pareti del singolo, specifico edificio adibito a depuratore, ma dal limite esterno dell’intera area ospitante l’impianto”, è del 2013.
Chiunque si assume la responsabilità di approvare un progetto deve valutare bene i passaggi e noi come minoranza dobbiamo verificare che venga fatto. Il progetto secondo noi è sbagliato. Il pubblico deve fare gli interessi pubblici e secondo noi in questo caso non sono tutelati”.
