Imperia. Il Consiglio di Amministrazione di Riviera Trasporti spa precisa l’iter per cui si è giunti al licenziamento dei cinque dipendenti e specifica il perchè siano state inviate le missive.
“In relazione a quanto apparso sugli organi di stampa il Consiglio di Amministrazione della Riviera Trasporti S.p.A. intende precisare che a seguito della riduzione dell’insieme dei trasferimenti destinati alle società che gestiscono il trasporto pubblico locale, che hanno comportato per la Riviera Trasporti minori trasferimenti di oltre € 3.000.000 (tremilioni) nell’ultimo triennio, sono state poste in essere tutte le iniziative volte all’incremento delle entrate tra le quali il contrasto all’evasione con l’ausilio della Polizia Provinciale e, la riduzione dei costi variabili aziendali ove possibile.
Tenuto conto della difficile situazione aziendale il Consiglio di Amministrazione, a norma di legge, ed in attuazione di quanto previsto dal piano industriale approvato nell’assemblea dei Soci del 20.12.2012, ha attuato importanti riorganizzazioni, attraverso la razionalizzazione, l’abolizione e l’accorpamento di alcune aree, l’informatizzazione di alcune lavorazioni e le sinergie in diversi settori.
L’azienda, inoltre, al fine di mantenere gli equilibri di bilancio e, la conseguente continuità aziendale, ha attivato l’ammortizzatore sociale della cassa integrazione in deroga nel periodo aprile 2011 / giugno 2013.
Successivamente ha avviato con comunicazione del 02.08.2013 la procedura di licenziamento collettivo ex art 4 e 24 L. 223/91 per 43 lavoratori strutturalmente esuberanti.
Nel rispetto della normativa – tra l’azienda ed le OO.SS. ai sensi dell’art. 4, comma 5, Legge n. 223/1991 – veniva effettuato, l’esame delle problematica. L’esame congiunto a livello aziendale si riteneva esaurito con l’incontro del 13.09.2013 e contestualmente veniva richiesta da parte delle Organizzazioni Sindacali di provvedere ad effettuare le previste comunicazioni per l’accesso alla successiva fase in sede amministrativa presso la Regione Liguria. Purtroppo anche la procedura presso la Regione Liguria si concludeva con esito negativo come da verbale del 07 aprile 2014.
Di conseguenza il cda – con delibera del 30 aprile 2014 – al fine di garantire la continuità aziendale e di consentire il mantenimento in servizio totale o parziale delle unità in esubero, deliberava di cessare l’erogazione di ogni trattamento economico e normativo di secondo livello al fine di evitare di ricorrere alla estrema misura dei licenziamenti come da comunicazione lettera prot. n. 2900 con effetto dal 16.06.2014.
Su convocazione del Prefetto di Imperia e del Presidente della Provincia di Imperia è stato attivato tra gli Enti, tra cui la Regione Liguria, l’azienda e le OO.SS un tavolo di lavoro per l’analisi della situazione economico – finanziaria di Riviera Trasporti”, finalizzato al raggiungimento di un accordo entro il 30.06.2014. E’ stato chiesto all’azienda di sospendere l’efficacia della disdetta della contrattazione di secondo livello: sospensione concessa dall’azienda fino al 30 giugno 2014 e successivamente, di fatto, sospesa fino alla riunione del 04 agosto 2014.
L’ipotesi di accordo raggiunto in data 26 giugno 2014, sottoposto su richiesta delle organizzazioni sindacali a condizione sospensiva, non è stato sottoscritto nella riunione all’uopo convocata causa il mancato avveramento della condizione non avendo la Regione Liguria apportato le previste risorse finanziarie.
Il Cda, ha dovuto giocoforza dare seguito alla disdetta della contrattazione di secondo livello per recuperare gli equilibri aziendali al fine di poter garantire la continuità aziendale.
L’azienda per quanto concerne i 5 licenziamenti precisa che;
n. 3 sono conseguenti alla soppressione del posto di lavoro a seguito della riorganizzazione aziendale e sono stati effettuati solo dopo aver proposto ai dipendenti una loro ricollocazione in azienda con mansioni diverse mantenendo integralmente la loro retribuzione. Proposta rifiutata dai dipendenti.
n. 1 è conseguente alla parziale inidoneità del dipendente alle mansioni svolte. L’azienda ha proposto mansioni diverse mantenendo integralmente la sua retribuzione. Proposta rifiutata dal dipendente.
n. 1 è di fatto privo di efficacia avendo il dipendente inviato lettera di dimissione. Lettera ricevuta dall’azienda successivamente al licenziamento”.
C.S.