28 Dicembre 2024 08:08

28 Dicembre 2024 08:08

Imperia: peculato, minacce e maltrattamenti, si apre con un rinvio processo a ex preside Istituto Marconi

In breve: Il processo è rinviato al prossimo 20 settembre.

È stata rinviata al 20 settembre la prima udienza del processo, in Tribunale a Imperia, che vede sul banco degli imputati l’ex dirigente scolastica dell’Istituto Marconi di Imperia Daniela Pistorino (difesa dall’avvocato Antonino Favazzo, subentrato al legale Maria Claudia Giordano del foro di Messina), rinviata giudizio con le accuse di peculato, minaccia, violenza privata, diffamazione, maltrattamenti.

Oggi, dinnanzi al collegio composto dai giudici Carlo Indellicati, Francesca Minieri e Antonio Romano (Pm Luca Scorza Azzarà), sarebbero dovuti sfilare i primi testimoni dell’accusa (24 in totale), tra cui anche alcuni inquirenti che hanno condotto le indagini. L’avvocato della difesa ha però chiesto e ottenuto il rinvio per via di udienze fissate precedentemente.

La denuncia, lo ricordiamo, è partita da 15 persone offese (tra insegnanti e personale scolastico dell’istituto). Di queste, cinque si sono già costituite parte civile e altre due lo faranno all’apertura del dibattimento, rappresentate dall‘avvocato Tito Schivo del foro di Imperia e Simone Mariani del foro di Savona.

Tra le parti offese anche il Ministero dell’Istruzione, che però non è costituito parte civile.

Imperia: peculato, minacce e maltrattamenti, rinviato processo a ex preside Istituto Marconi

I fatti contestati risalgono al periodo tra l’ottobre del 2019 e dicembre 2020. Nel dettaglio, la Pistorino, nel frattempo trasferita in Sicilia, è accusata di aver utilizzato per questioni private l’auto della scuola, destinata a finalità didattiche.

Tra gli episodi contestati, la Pistorino è accusata di aver offeso gravemente e ripetutamente la reputazione di una docente definendola, durante il consiglio di classe da remoto, “indecorosa, scorretta, infame, meriterebbe di essere licenziata, spregevole […] sarà mandata a calci a Sanremo”.

L’ex dirigente scolastica è anche accusata di aver avviato iniziative disciplinari senza il rispetto delle garanzie di legge, maltrattato i docenti e i collaboratori amministrativi in più occasioni, rivolgendosi a loro in modo autoritario, urlando e minacciando trasferimenti e interventi disciplinari, assegnando e revocando incarichi retribuiti in maniera arbitraria e avvalendosi del personale amministrativo per soddisfare esigenze private in orario di servizio. 

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