14 Novembre 2024 08:24

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14 Novembre 2024 08:24

Savona: Imprenditore arrestato dalla Guardia di Finanza per bancarotta fraudolenta. Attivo nel settore delle ristrutturazioni, gestiva imprese tramite prestanomi

In breve: Il soggetto tratto in arresto ha gestito sei imprese, di cui tre fallite, principalmente per il tramite di “prestanomi”, tra cui figuravano anche la convivente ed il fratello, sottoposti ad indagini per i medesimi reati.

I Finanzieri del Comando Provinciale di Savona hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore del ponente ligure, operante nel settore delle ristrutturazioni immobiliari.

Il provvedimento è stato emesso dal GIP presso il Tribunale di Savona, su richiesta della locale Procura della Repubblica, sulla base degli elementi probatori raccolti dai militari della Compagnia di Albenga.

Attivo nel settore delle ristrutturazioni, gestiva imprese tramite prestanomi

Sono state altresì eseguite nr. 3 perquisizioni nei confronti di altrettanti soggetti, allo stato indagati, nelle province di Savona, Alessandria e Verbania.

Il soggetto tratto in arresto ha gestito sei imprese, di cui tre fallite, principalmente per il tramite di “prestanomi”, tra cui figuravano anche la convivente ed il fratello, sottoposti ad indagini per i medesimi reati.

Le accurate investigazioni hanno consentito di ricondurre ad un’unica persona fisica le sei imprese (una delle quali con sede principale in Francia), tutte apparentemente autonome e indipendenti tra loro, che venivano gestite, quantomeno dall’anno 2004, con estrema spregiudicatezza, mediante una sistematica confusione dei patrimoni societari.

L’attività illecita ha consentito al soggetto arrestato di distrarre ed occultare, con espedienti sempre diversi, proventi dell’attività d’impresa per un importo complessivo di oltre 670 mila euro, cagionandone con dolo il fallimento ed un danno patrimoniale di rilevante gravità, quantificato in oltre 510 mila euro.

I soggetti coinvolti nella frode hanno reiterato nel tempo le condotte illecite, con l’aggravante di aver continuato ad esercitare un’impresa commerciale a fronte di un espresso divieto di legge, tenendo anche le scritture contabili in maniera tale da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari.

Il procedimento è attualmente nella fase delle indagini preliminari ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati, non essendo stata assunta alcuna decisione di merito definitiva sulla loro responsabilità.

L’attività svolta dalla Guardia di Finanza, in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, rappresenta, ancora una volta, un chiaro esempio dell’impegno profuso per il ripristino della legalità ed a salvaguardia degli interessi economico-finanziari dei cittadini e del Paese.

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