“Usiamo le mani per fare cose belle” – Questo il testo di uno dei tanti cartelloni realizzati dai bambini della scuola primaria “Littardi” di Dolcedo, in occasione dell’inaugurazione di una panchina rossa contro la violenza sulle donne.
Dolcedo: inaugurata una panchina rossa con i bambini della scuola Littardi
Un progetto eseguito dai ragazzi della scuola primaria, che si propone di diffondere ai bambini l’importanza del rispetto degli altri, condannando la violenza di genere, specialmente in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo.
All’iniziativa di questa mattina erano presenti i bambini della scuola con le loro maestre, i genitori e le massime autorità civili e militari del territorio, tra cui il sindaco Giovanni Danio. Ad inaugurare la panchina il vicesindaco di Dolcedo e il Dirigente dell’IC Littardi, Angelo Quaglia.
Giovanni Danio, sindaco di Dolcedo
“Io credo che sia una lodevole iniziativa presa dall’istituto Litardi, che è fondamentale per per la crescita dei bambini. Sappiamo benissimo che la scuola è l’elemento fondante per il futuro dei nostri ragazzi, per cui crediamo fortemente in queste iniziative.
Ce ne sono forse troppe, ma Io spererei di non vederne più. Vedo ancora in giro troppi mazzi di fiori posati su ringhiere e case di persone scomparse e questo ci deve fortemente far riflettere”.
Angelo Quaglia, preside IC Littardi
“Domani è il giorno della celebrazione, noi oggi abbiamo pensato di fare questa manifestazione che rende conto di una bellissima iniziativa fatta dalla scuola primaria di di Dolcedo, in particolare classi quarte e quinte e le maestre hanno pensato di portare i bambini a sviluppare un lavoro legato all’abbellimento di una panchina, che è proprio davanti all’ingresso della scuola.
Questo lavoro è legato proprio al concetto del rispetto in generale, che è uno dei tanti concetti che noi portiamo avanti come scuola Litardi e con la convinzione che partendo dalla più tenera età si possono avere comunque risultati migliori, sempre in collaborazione con le famiglie, per poter instillare questi concetti importantissimi nei bambini. Diventino poi da grandi cittadini responsabili e rispettosi dei comportamenti che si devono tenere correttamente e dell’Educazione civica”.
A cura di Alessandro Moschi.
