L’assessore regionale Marco Scajola ribadisce la propria contrarietà all’ipotesi di realizzazione di un Cpr, centro per il rimpatrio di migranti irregolari, nell’ex caserma Camandone di Diano Castello. Scajola chiama anche in causa i parlamentari del territorio perché intervengano.
Marco Scajola nutre “moderato ottimismo” sulla scelta di altri luoghi della Liguria per l’eventuale realizzazione di un Cpr
Dice Marco Scajola: “Ho letto nei mesi scorsi tante cose non corrette, perché addirittura si diceva che il Presidente Toti volesse il Cpr nel ponente e in particolare nel dianese. E’ falso. Il Governo ha detto che voleva dei Cpr in ogni regione e la Liguria ovviamente deve fare la sua parte.
Io penso che un Cpr forse serve, ma serve nei territori opportuni. I Cpr sono quei centri per il rimpatrio e quindi bisogna metterlo in luoghi strategici, vicino a un grande aeroporto e quindi non credo abbia senso parlare di un Cpr nel ponente ligure e in particolare in una zona come Diano Marina.
Noi esprimiamo la nostra contrarierà, ma non mi risulta che ci siano atti concreti verso la scelta di questo territorio, ma io confido che, essendo una scelta nazionale, governativa e del ministero, visto che noi abbiamo sul territorio ottimi parlamentari, con il loro aiuto sia scongiurato un qualcosa che non servirebbe a nessuno e farebbe danni in questo territorio. Nutro moderato ottimismo che nel caso si decidesse la realizzazione di un Cpr in Liguria vengano presi in considerazione altri luoghi”.