“Come diciamo da tempo questo non è un “piano della sosta” ma un piano economico: si parte dal fondo, si decide quanto serve e di conseguenza si cercano finanziamenti, in questo caso prelevandoli dalle tasche dei cittadini – Duro il capogruppo del PD Edoardo Verda, alla luce di quanto accaduto ieri in Consiglio Comunale, con il respingimento della mozione con la quale l’opposizione, Partito Democratico (con Imperia Rinasce) e Alleanza Verdi-Sinistra, chiedeva l’istituzione di un pass per permettere ai residenti e ai lavoratori dei centri storici di parcheggiare gratuitamente anche nei parcheggi blu.
Imperia: parcheggi a pagamento, le considerazioni del PD
“Noi non chiediamo pass gratuiti per i residenti” continua Verda “ma permessi annuali a costi accessibili come accade in altre città, in Italia e in Liguria. Quello che avremo domani è invece un prelievo forzoso, indistinto per reddito, lavoro e residenza.”
“Da un giorno all’altro centinaia di posti passano dal bianco al blu ma nessuno in maggioranza fiata e il Sindaco dice di non aver sentito proteste, con una tracotanza degna di questa amministrazione. Il perché di tutto questo è facile da capire: servono soldi, e servono per un’idea di città che è sempre la stessa e sta alla base di tutte le scelte di questa giunta. Una città “stucco e pittura”, nuove inaugurazioni, tagli di nastri. E indovinate dove si prendono questi soldi? Dagli autovelox e dai posti auto, 5 milioni a carico di tutti.”
“Sono sei anni” ricorda Verda “che proponiamo di mettere in cantiere un piano della mobilità urbana: non siamo contrari ai parcheggi a pagamento, se servono a ridurre l’utilizzo dell’auto, quando esistono delle alternative ma non possiamo prendere seriamente giustificazioni che non stanno né in cielo né in terra, come la burla della riduzione della CO2. Non dovete rispondere a noi, ma ai cittadini, che in questo caso non si sono lasciati prendere in giro.”
“Il problema non lo abbiamo creato noi” conclude Verda “al contrario proponiamo soluzioni da tempo presenti in altre città. E lo facciamo perché con queste scelte si colpisce un tessuto sociale fatto non solo di residenti ma anche di lavoratori a basso reddito, costretti ad usare l’auto per la cronica carenza di mezzi pubblici che vengono colpiti da questa tassa iniqua.
Se non volete fare un passo indietro fatelo almeno di lato, fermatevi. Non per noi, ma per i cittadini e i lavoratori di Imperia.”
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