24 Dicembre 2024 06:01

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Imperia: uscita dal predissesto, via libera del consiglio alla richiesta alla Corte dei Conti. Soddisfazione Assessore Gatti. “Passaggio importante, ci saranno effetti positivi soprattutto sul piano assunzionale” / Video

In breve: Il commento dell'assessore al Bilancio Monica Gatti dopo il via libera del Consiglio Comunale a presentare la richiesta alla Corte dei Conti per l'uscita anticipata dal Piano di Riequilibrio.

“In caso di approvazione siamo pronti a rilanciare l’ente da un punto di vista occupazionale e a diventare ancora più efficienti.“. Questo il commento dell‘assessore al Bilancio Monica Gatti dopo il via libera del Consiglio Comunale a presentare la richiesta alla Corte dei Conti per l’uscita anticipata dal Piano di Riequilibrio.

Imperia: uscita dal predissesto, soddisfazione Assessore Gatti

“È stato un punto molto importante da portare in Consiglio Comunale, che va a chiudere un percorso iniziato nel 2018 e che ci vede oggi pronti a proporre alla Corte dei Conti una rimodulazione del piano di riequilibrio, con la chiusura anticipata dello stesso all’anno 2023.

Questo naturalmente comporterà degli effetti positivi nei confronti dell’ente, soprattutto ad esempio sul piano assunzionale. Noi ci siamo trovati in questi anni con la mancanza di un turnover dovuta a pensionamenti e per un comune che era in piano di predissesto il piano assunzionale deve seguire un iter abbastanza rigido.

In questa situazione siamo pronti, in caso di approvazione da parte della Corte dei Conti naturalmente, a rilanciare l’ente da un punto di vista occupazionale e permettere quindi di diventare più efficienti.

L’amministrazione deve essere oculata nella spesa, perché poi i bilanci passano anche al vaglio dell’organo di controllo. Abbiamo anche un collegio di revisori interno, di conseguenza la parità di bilancio e il pareggio dovrà essere sempre garantito. Però certamente rispetto a determinate iniziative magari l‘amministrazione ha un po’ più di autonomia.

Il Comune di Imperia prima dell’amministrazione Scajola si era trovato in una situazione di criticità a livello di deficit strutturale, tant’è che c’era stata una raccomandazione, una delibera della Corte di Conti che evidenziava all’amministrazione di allora quale fosse la situazione critica dal punto di vista della liquidità di cassa, dal punto di vista dell’incasso e discussione dei residui dal punto di vista anche dei pagamenti e dei residui passivi.

Alla luce di queste criticità l’amministrazione di allora aveva fatto poco, non si era mossa secondo quelle che erano state anche le richieste della Corte dei Conti. Con l’amministrazione Scajola si è valutato naturalmente di decidere se mandare il comune in default oppure seguire una strada che potesse portare al risanamento dei conti”.

 

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