26 Dicembre 2024 06:42

26 Dicembre 2024 06:42

SPACCIO DI DROGA A SCUOLA. “RACCOLGONO I SOLDI IN CLASSE, MANCA UN CONTROLLO IN FAMIGLIA”. IMPERIAPOST TRA PRESIDI E PROFESSORI

In breve: La domanda che più ha riecheggiato in queste ore, post arresto, è stata "Come mai dei ragazzi così giovani sono finiti in un giro di vendita e uso di sostanze stupefacenti?"

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Imperia. La notizia del fermo di 9 ragazzi tra i 13 e i 15 anni per compravendita di marijuana ha lasciato letteralmente sconvolti molti genitori. La domanda che più ha riecheggiato in queste ore, post arresto, è stata “Come mai dei ragazzi così giovani sono finiti in un giro di vendita e uso di sostanze stupefacenti?“.

Per provare a rispondere a questa domanda Imperiapost ha interpellato diversi presidi, operatori scolastici e professori sull’argomento chiedendo a loro, che vedono questi ragazzi giorno dopo giorno crescere tra i banchi, quali possono essere i motivi.

Nella nostra scuola, all’interno proprio, sono anni che non si trova droga ma questo perchè abbiamo sempre fatto controlli con i Carabinieri e i cani, la prevenzione è importante – inizia a spiegare il preside Giovanni Poggio dell’istituto Ruffini Il problema parte da una sensazione di disagio, di incapacità di fare sforzi e affrontare le difficoltà da parte dei più giovani che spesso finiscono con lo scegliere una strada che sembra semplice, ma è quella sbagliata. La famiglia e la scuola devono far capire cosa vuol dire sacrificio. Resta il fatto che è sconvolgente che ci sia un mercato di acquirenti così giovani“.

Credo che, in un caso del genere, influsica molto il cambio generazionale e la crescitaha dichiarato la vice preside Vivaldi della scuola media G.BoineNon è il primo anno che degli studenti di terza media si trovano in una situazione del genere perchè sono grandi, e non dico fisicamente, ma mentalmente. Hanno 13 anni? Ma magari per il loro vissuto ragionano come adulti. E’ qui che manca una guida familiare forte, una presenza che spieghi ‘il bene e il male’. Non c’è però emulazione dei più piccoli nei confronti dei più grandi – prosegue la vice preside – Questi elementi rimangono isolati, credo manchi un controllo maggiore in famiglia, c’è un forte disagio“.

Non è una novità spiega il vice preside dell’istituto Nautico Luca BonjeanI ragazzini delle medie sono dei tramiti con quelli delle superiori, ma vi assicuro che nelle scuole droga non ne gira. Perchè i ragazzi hanno ben chiaro che li teniamo d’occhio, ma nelle aule c’è la raccolta dei soldi, poi escono e fanno il resto. Noi cerchiamo di proteggerli e controllarli sempre, ma non possiamo fare l’impossibile. Tutto questo succede sempre all’inizio dell’anno, vanno indirizzati perchè sono proprio i più giovani ad essere nel mirino degli spacciatori più grossi che li sfruttano proprio per la loro tenera età”

Alcuni professori dell’istituto Littardi hanno aggiunto: “Mancano i valori. Manca una guida che non sia a scuola, ma a casa. Spesso nelle classi più che insegnare le nostre materie dobbiamo insegnare la moralità. E’ una lacuna enorme“.  Dello stesso parere anche la vice preside Lipiello dell’istituto Sauro: “E’ un grosso problema, noi a scuola analizziamo le difficoòtà, ma quando ci sono casi del genere, chiamiamo le autorità competenti”.

E’ una storia che lascia con l’amaro in boccaaggiunge in conclusione il Dirigente Scolastico Provinciale dott.ssa Franca Rambaldi Ci siamo rimasti male, ma è una cosa che può succedere, i ragazzi più piccoli ingenuamente per emulare i più grandi possono cadere in errore. Le scuole e le famiglie devono intervenire a monte. Bisogna puntare sui valori, è l’unica strada percorribile”.

E’ un fenomeno preoccupante, penso che sia il caso che i genitori controllino meglio i figli spiegando che certe cose non si devono fare. La cosa drammatica è che si vende qualcosa dannoso per la salute a ragazzini minorenni che non sanno ancora ben capire cosa è giusto e cosa no, sono più malleabili e possono essere truffati facilmente. Chi fa queste cose deve essere punito in maniera pesante“. conclude il Sindaco Carlo Capacci

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