Nell’ottica dell’attività di contrasto e prevenzione alla “mala movida“, il Questore della provincia di Imperia, Andrea Lo Iacono, ha emesso tre provvedimenti di “Divieto di accesso alle aree urbane” (D.A.CUR.), noto anche come “Daspo Urbano”, nei confronti di tre ragazzi italiani, di origine albanese, autori del tentato omicidio commesso domenica 2 giugno all’esterno della discoteca Koko Beach.
Imperia: accoltellamento fuori dalla discoteca, scattano Daspo e avviso orale
La misura prevede il divieto per i tre soggetti di accedere per la durata di due anni in alcuni locali di pubblico intrattenimento della città nella fascia oraria compresa tra le ore 19 e le 6, nonché l’obbligo di firma per un anno presso un posto di polizia durante le giornate di sabato e domenica.
Il provvedimento è stato emanato a seguito dei necessari accertamenti di polizia giudiziaria e considerata la sussistenza di effettive e concrete ragioni di sicurezza ed in data odierna è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari. Lo stesso si è reso necessario in considerazione della pericolosità sociale dei tre, i quali, già gravati da precedenti di polizia, sono stati denunciati per il reato di tentato omicidio commesso in ore notturne nei pressi di una discoteca e considerata la sussistenza di effettive e concrete ragioni di sicurezza, oltre al rischio di reiterazione di reati della stessa specie.
Il Questore della provincia di Imperia ha, altresì, emanato quattro provvedimenti di avviso orale nei confronti dei medesimi destinatari del D.A.CUR. nonché del soggetto che attualmente si trova ristretto in regime di detenzione per i fatti commessi nel weekend, ritenendo che tutti siano da ritenersi soggetti pericolosi, secondo quanto previsto dal d.lgs. 159/2011.
Non avendo una condotta di vita rispettosa della legge ed essendo probabile la commissione di altri ed ulteriori delitti da parte dei quattro, vista anche la loro escalation criminale registrata nell’ultimo periodo, il Questore ha ritenuto necessario emettere la misura di prevenzione con la quale li avvisa e li invita a cambiare immediatamente condotta di vita. I destinatari sono stati, inoltre, avvertiti che in caso di inadempienza verrà applicata a loro carico una misura più grave.
