22 Dicembre 2024 19:57

22 Dicembre 2024 19:57

Imperia: detenuto aggredisce due agenti di Polizia Penitenziaria. Voleva un colloquio con i figli

In breve: Fabio Pagani, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria: "Sono state 1.187 le aggressioni di detenuti nei confronti di appartenenti alla Polizia penitenziaria nei soli primi quattro mesi dell’anno. Numeri allarmanti e senza precedenti".

Ennesima aggressione ieri, sabato 6 luglio, ai danni di due agenti della Polizia Penitenziaria impegnati nel tentativo di placare un detenuto italiano, in carcere per reati di maltrattamenti in famiglia, che pretendeva di avere un colloquio con i figli. A comunicarlo Fabio Pagani, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.

Imperia: agenti di Polizia Penitenziaria aggrediti in carcere

I due agenti feriti sono stati trasportati al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Imperia e dimessi con una prognosi rispettivamente di 30 e 5 giorni.

“La Polizia Penitenziaria è stretta fra l’incudine della violenza dei detenuti e il martello delle inchieste della magistratura – commenta Fabio Pagani – considerato che pressoché a ogni intervento necessario per ristabilire un minimo di ordine e sicurezza partono le denunce degli stessi autori dei disordini, molto spesso nel solo tentativo di precostituirsi un alibi. Non è raro, ormai, che le donne e gli uomini del Corpo, solo per fare il proprio dovere, si sentano dire da ristretti che faranno la fine dei colleghi di Santa Maria Capua Vetere o di Reggio Emilia. Del resto, se si considerano anche 52 suicidi fra i detenuti e 5 nella Polizia Penitenziaria, omicidi, stupri, violenze e traffici illeciti di ogni genere, il paragone delle odierne prigioni a teatri di guerra non sembra affatto esagerato. Allora è di tutta evidenza che una situazione emergenziale, anche per il sovraffollamento detentivo, sono 14mila i detenuti in più, e l’insufficienza di operatori, al Corpo di polizia penitenziaria mancano 18mila unità, non possa essere efficacemente affrontata con misure e strumenti ordinari.

Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Governo Meloni e il Parlamento tutto ne prendano atto e varino un decreto carceri per affrontare le questioni preminenti e, parallelamente, si avvii un percorso di riforme complessive per l’intero apparato d’esecuzione penale e, particolarmente, per quello inframurario. Presto, nostro malgrado, si toccherà un punto di non ritorno.

Sono state 1.187 le aggressioni di detenuti nei confronti di appartenenti alla Polizia penitenziaria nei soli primi quattro mesi dell’anno, mentre 3.349 sono stati gli episodi di resistenza e ingiuria a pubblico ufficiale. Numeri allarmanti e senza precedenti quelli comunicati dall’Ufficio Attività Ispettiva e di Controllo del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che certificano lo stato di degrado, di violenza e di difficoltà di gestione delle carceri”.

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