La Protezione Civile per recarsi a Genova in soccorso alle popolazione alluvionate paga il pedaggio autostradale. Un problema che si ripresenta ogni qualvolta si verifica un disastro ambientale che necessita dell’intervento dei volontari della Protezione Civile. Un problema mai risolto, nonostante i tentativi di mediazione della Regione Liguria con il Governo.
“È una vergogna, ma è così – spiega a ImperiaPost Eugenio Adolfo, referente provinciale della Protezione Civile – Ogni organizzazione paga e successivamente dopo diversi mesi, viene rimborsata. Nel dettaglio presenta un rendiconto alla Regione che, in base al tipo di emergenza, o paga lei stessa o richiede l’intervento ti della Protezione Civile di Roma. Il problema, però, è che in caso di interventi in Emilia Romagna e Abruzzo, viste le distanze considerevoli, i costi sono davvero notevoli. Le ambulanze hanno già ottenuto l’esenzione, per la Protezione Civile nulla è cambiato nonostante i tanti appelli. In alcune occasioni, addirittura, è capitato in provincia di Imperia che qualche squadra non partisse per mancanza di fondi. Successe, ad esempio, in occasione dell’alluvione nello spezzino. L’organizzazione in questione lanciò una raccolta fondi in paese e solo dopo aver raggiunto la cifra necessari partì. Approfittiamo dell’occasione per lanciare un appello alle istituzioni e ai parlamentari liguri affinché si interessino del problema nell’ambito della discussione sul nuovo codice della strada attualmente in corso in Parlamento”.
