23 Dicembre 2024 11:50

23 Dicembre 2024 11:50

Imperia: scintille in Consiglio Comunale, le riflessioni del sindaco Scajola. “Dalla minoranza una serie continua di illazioni, offese ed esposti”

Il sindaco e presidente della provincia di Imperia, Claudio Scajola, interviene, con un post sulla sua pagina social, in merito a quanto accaduto durante il Consiglio Comunale di lunedì 30 settembre durante la discussione della mozione sulle pale eoliche in Valle Arroscia. Nel suo intervento, il primo cittadino esprime anche alcune considerazioni per quanto riguarda la Riviera Trasporti.


“Da uomo delle Istituzioni, esprimo profondo rammarico per il livello estremamente basso a cui una parte dell’opposizione sta cercando di trascinare il dibattito pubblico in questa città. Assistiamo a una serie continua di illazioni, offese gratuite, tentativi di bloccare l’attività amministrativa ed esposti (che sistematicamente si risolvono in un nulla di fatto), culminate nell’increscioso episodio in cui il Consigliere Zarbano, con un atteggiamento intimidatorio, ha lasciato la sua postazione per affrontarmi a muso duro, forse credendo di potermi intimorire. Ma non mi lascio certo spaventare così facilmente.

Di fronte a questo degrado del confronto politico, io e i consiglieri di maggioranza abbiamo scelto, nella seduta di ieri sera, di abbandonare l’aula in segno di protesta. Era evidente che non vi fossero le condizioni per un dibattito serio, per quanto animato. Che i Consiglieri Sardi e Bracco parlino di mancanza di democrazia è indicativo della loro visione della partecipazione alla vita pubblica, fatta di disordine e urla. La democrazia, al contrario, si nutre di regole e rispetto: è invece proprio nel caos che si annidano i rischi di derive autoritarie.

Sul tema dei trasporti, sembra di assistere a una replica di quanto avvenuto con la questione idrica.

Coloro che negli anni hanno contribuito a deteriorare la situazione, oggi si ergono a paladini del popolo, inveendo contro chi sta cercando di risolvere i problemi che loro stessi hanno creato.

Ritengo utile chiarire i fatti, per chi non segua attentamente la cronaca. Sono stato eletto Presidente della Provincia e ho iniziato a occuparmi di questo tema a partire da dicembre 2021. Solo tre mesi prima, la Corte dei Conti aveva sollevato gravi rilievi sulla gestione della società di trasporti, all’epoca guidata dalla sinistra, che aveva portato a una situazione finanziaria disastrosa.

Da allora, abbiamo intrapreso un lungo e complesso percorso di risanamento, coinvolgendo esperti del settore, giuristi ed economisti, per garantire un futuro alla società e al trasporto pubblico locale. Grazie agli interventi della Provincia, tra cui la ricapitalizzazione della società attraverso il conferimento di beni per un valore di circa 5 milioni di euro, siamo riusciti a ottenere l’omologazione del concordato preventivo, evitando così il fallimento e tutte le gravi conseguenze sul servizio.

Nel frattempo, abbiamo lavorato su due fronti: da un lato, un nuovo piano industriale che assicuri un servizio di autobus all’altezza di un territorio in crescita e che la società dovrà presentare, su precisi indirizzi della Provincia, entro il 31 dicembre; dall’altro, il dialogo con le istituzioni per aumentare le risorse regionali destinate alla nostra provincia, che attualmente riceve una quota decisamente inferiore rispetto ad altre, e garantire un maggior coinvolgimento finanziario dei Comuni per potenziare il servizio.

È importante che tutti comprendano la gravità della situazione: siamo in una fase di emergenza.

Stiamo traghettando il servizio verso un nuovo inizio, che mi auguro si concretizzerà con l’affidamento in house entro la prossima estate. Sono pienamente consapevole dei disagi che molti utenti affrontano quotidianamente e me ne dispiaccio col cuore. A breve attueremo alcuni correttivi per mitigare i problemi. Ma, in questo momento, stiamo affrontando un’emergenza. Un’emergenza causata da coloro che oggi alzano la voce e presentano mozioni per scaricarsi la coscienza.

Gli imperiesi sono persone di buon senso e sanno bene che aggiustare è sempre più complesso che distruggere. Ma ce la faremo”.

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