Caldo e piovoso, ma senza valori estremi: il meteo 2024 in Liguria può essere riassunto con questi due aggettivi, dal momento che non ha vissuto nessuna misura record, pur avendo visto svilupparsi diversi fenomeni intensi.
Per quanto riguarda le temperature medie annuali, si conferma l’andamento del termometro verso l’alto: i 17.4°C misurati a Sestri Ponente sono il terzo valore della serie storica iniziata nel 1963. Allargando lo sguardo alle centraline Omirl (Osservatorio Meteo Idrologico della Regione Liguria) dei quattro capoluoghi, che hanno serie storiche più brevi iniziate nel nuovo millennio, si vede come il 2024 a Genova sia appaiato a 2018 e 2019 con 17.7°C, subito dietro i 18.4°C misurati nel 2022 e 2023; 2024 quarto a Savona, con 17.4°C, secondo posto a La Spezia e Imperia con 17.6°C.
I valori massimi e minimi misurati in Liguria nell’anno appena trascorso si sono avuti rispettivamente il 10 agosto a Castelnuovo Magra (SP), quando il termometro è salito fino a +40.1°C e il 22 gennaio a Ferrania (SV), quando è sceso a -9.5°C.
Gli ultimi due mesi dell’anno passato sono stati più secchi dei primi dieci; un finale di 2024 asciutto che non ha impedito alla cumulata savonese annua di balzare in vetta alla classifica delle precipitazioni sotto la Torretta con 1519.6mm di pioggia misurata. Il 2024 è il quarto più piovoso a Genova con 1211.2mm, terzo a La Spezia con 1188.2mm e secondo a Imperia con 906mm. In assoluto la centralina più bagnata è stata Urbe Vara Superiore (SV) con 3165.6mm, seguita dai 3045.8mm di Cuccarello (SP) e dai 2869.2mm di Cichero (GE). Siamo però lontani dal record del 2014, quando Barbagelata (GE) misurò 4181.6 mm e Cabanne di Rezzoaglio (GE) 4101.8mm, che resta anno più piovoso in tre capoluoghi su quattro.
Nelle due figure che seguono la linea nera continua rappresenta l’andamento dei valori medi regionali di precipitazione cumulata e temperatura. Come si vede, le precipitazioni cumulate sono state molto superiori all’intervallo di normalità climatica (rappresentato dalla fascia colorata in azzurro) praticamente dai primissimi giorni dell’anno, allontanandosene definitivamente da febbraio in avanti. Le temperature, invece, hanno evidenziato frequenti oscillazioni: i valori più freschi della media (anche inferiori ai minimi storici del periodo) sono stati raggiunti a fine aprile, giugno e metà settembre, mentre i valori più caldi (prossimi ai massimi storici) da metà gennaio a marzo, dai primi di luglio a metà agosto, a ottobre e dicembre.