Si è svolta oggi una nuova udienza del processo legato alla maxi operazione antidroga “Praedictio“, davanti al GUP Paolo Luppi. Nel corso dell’udienza sono stati definiti i prossimi passaggi del procedimento a carico degli imputati, la maggior parte dei quali ha scelto il rito abbreviato.
Secondo quanto emerso, la discussione del Pubblico Ministero è stata fissata per luglio. A seguire prenderanno la parola altri difensori, per poi rinviare l’udienza successiva alla discussione delle altre difese.
Le scelte degli imputati vertono sul rito abbreviato
Molti degli imputati, inizialmente sottoposti alla custodia cautelare in carcere, hanno successivamente ottenuto misure meno restrittive, come arresti domiciliari, obbligo di dimora o presentazione alla polizia giudiziaria.
Attualmente a livello giudiziario, come abbiamo anticipato, la maggior parte degli imputati ha scelto il rito abbreviato, mentre due andranno a giudizio ordinario. Per questi ultimi, il giudice potrebbe stralciare le loro posizioni in un’udienza successiva. Inoltre, un imputato ha già patteggiato, mentre altri due non hanno ancora deciso il rito da adottare.
Il collegio difensivo è composto, tra gli altri, dagli avvocati Alessandro Ramò, Luca Brazzit, Marco Bosio, Alessandro Mager.
Cos’era l’operazione Praedictio?
L’operazione “Praedictio” ha preso il via a seguito di un’importante attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato, che ha permesso di smantellare una rete di traffico di droga attiva tra Liguria e Piemonte. Le indagini, avviate mesi fa, hanno portato alla luce un’organizzazione ben strutturata, con ruoli definiti tra i membri e guadagni stimati in centinaia di migliaia di euro. Con la chiusura delle indagini, sono stati formalmente accusati 21 indagati, principalmente per spaccio e traffico di stupefacenti, con l’aggravante dell’ingente quantitativo e in alcuni casi anche possesso di armi. L’operazione si è conclusa con 16 arresti, mentre altri imputati sono stati rinviati a giudizio con diverse opzioni di rito processuale.