16 Marzo 2025 13:34

Sanremo Pride 2025, il manifesto della nuova edizione: “Trans-formiamo il futuro”

Anche quest’anno, Sanremo aprirà l’onda dei Pride italiani ed europei, portando con sé un
messaggio di resistenza, resilienza e visibilità. “La nostra manifestazione – scrivono gli organizzatori in un comunicato stampa – si svolge in un momento storico in cui, per la prima volta da decenni, i diritti LGBT+ nell’Occidente in cui viviamo non solo subiscono una drammatica battuta d’arresto, ma, in molti paesi, stanno addirittura arretrando”.

“La comunità LGBT+ è facile bersaglio di governi reazionari e sovranisti”

La comunità LGBT+ è diventata il facile bersaglio di governi reazionari e sovranisti che hanno preso il
sopravvento –
spiegano gli organizzatori – E anche l’Italia non fa eccezione a questa ondata conservatrice. Le aggressioni omo-bilesbo-transfobiche sono in aumento e, sempre più spesso, vengono minimizzate o persino
giustificate come “accettabili”.

In questo clima ostile, chi paga il prezzo più alto sono le persone che vivono sulla propria pelle la
discriminazione legata all’identità di genere (transgender, non binarie e gender-fluid). Per loro oggi
non si tratta più soltanto di rivendicare diritti ma è la loro stessa esistenza che viene messa in
discussione.

“L’edizione 2025 del Sanremo Pride sarà dedicata a tutte le persone gender-non conformi”

Per questo l’edizione 2025 del Sanremo Pride sarà dedicata a tutte le persone gender-non conformi,
a partire dal nostro slogan: trans-formiamo il futuro.

  • Persone gender non conformi: le persone gender non conformi affrontano quotidianamente sfide significative che richiedono un’azione immediata e concreta. È fondamentale garantire il riconoscimento legale dell’identità di genere, eliminando procedure che considerano “malate” le persone, riconoscendo l’autodeterminazione come unico criterio. Solo noi stessi possiamo conoscere e sapere chi siamo.
  • L’accesso equo e gratuito ai percorsi di affermazione di genere, inclusi trattamenti sanitari e aggiornamenti dei documenti ufficiali, deve essere assicurato senza ostacoli economici o discriminazioni aggiornando una legislazione lacunosa, vecchia di 40 anni.
  • È urgente riprendere ed approvare leggi contro i reati d’odio proteggendo le persone da violenze e pregiudizi sia nelle istituzioni sia nella società e questo anche per le identità non binarie e gender-fluid che devono essere riconosciute e rispettate in tutti gli ambiti, dai documenti ufficiali ai luoghi di lavoro, dalla sanità alle politiche pubbliche. La libertà di pensiero ed opinione si deve fermare dove comincia la libertà altrui di essere riconosciuti e rispettati.
  • Particolare attenzione va rivolta ai minori transgender e gender-variant, garantendo il loro diritto all’identità, alla salute e all’istruzione senza pressioni normalizzanti o interventi coercitivi, con servizi specialistici diffusi omogeneamente sui territori. È essenziale che le istituzioni nella loro articolazione più ampia (Scuole, sanità. Luoghi di lavoro, amministrazioni locali e nazionali) promuovano una narrazione basata su contenuti tecnicoscientifici e non come avviene spesso oggi ancorata a vecchi stereotipi e ad un approccio ideologico e marginalizzante.
  • Matrimonio egualitario: L’Italia è uno dei pochi Paesi dell’Unione Europea a non riconoscere il matrimonio tra persone dello stesso sesso, mantenendo così una distinzione che perpetua discriminazioni. Attualmente, 16 dei 27 Stati membri dell’UE lo hanno fatto.
  • Diritto alla genitorialità per le famiglie same sex: le coppie composte da persone dello stesso sesso esistono e meritano pieno riconoscimento e gli stessi diritti delle altre. Negare loro la possibilità di avere figli rappresenta una palese discriminazione e un’ingiustizia sociale. È essenziale che entrambi i partner in una coppia dello stesso sesso siano legalmente riconosciuti come genitori dei propri figli alla nascita, garantendo a ogni bambino il diritto di vivere in un ambiente sicuro e amorevole. Attualmente, in Italia legge tutela solo il genitore biologico. È inaccettabile che le famiglie omogenitoriali siano costrette a lunghe battaglie legali e a procedure invasive per poter “adottare il figlio del partner” che non riconosce il progetto genitoriale ed è fortemente discriminatoria. Ribadiamo, inoltre, la necessità di estendere il diritto all’adozione alle coppie dello stesso sesso e alle persone single, promuovendo una società più equa e inclusiva.
  • No alla fantomatica “teoria del gender”: la cosiddetta “teoria del gender” è un’invenzione utilizzata per alimentare paura e odio verso la comunità LGBT+. Oggi l’uso di questo assioma, veicolo di disinformazione e pregiudizio, è usato spesso nel dibattito pubblico e istituzionale per non riconoscere la diversità come una componente naturale della società.
  • Salute e benessere per le persone LGBT+: le persone LGBT+, in particolare le persone transgender, continuano ad affrontare discriminazioni e ostacoli nell’accesso ai servizi sanitari con grave pregiudizio alla loro salute. È necessario rafforzare la formazione del personale psico-sociosanitario sulla medicina di genere e sensibilizzare su tematiche specifiche, come i percorsi di affermazione di genere per le persone transgender, potenziando i servizi dedicati, in particolare per adolescenti e preadolescenti.
  • Educazione sessuale e affettiva nelle scuole: l’educazione sessuale e affettiva è fondamentale per la salute e il benessere dei giovani ma in Italia, a differenza della maggior parte dei Paesi europei, non esistono programmi curricolari per tutti di educazione sessuale nelle scuole. È opportuno che venga introdotte norme che portino le scuole ad implementare percorsi di educazione sessuale e affettiva completi e inclusivi, basati su dati scientifici e principi di rispetto e uguaglianza, portati avanti da personale specializzato. Questi percorsi dovrebbero promuovere la consapevolezza del proprio corpo e dei propri diritti sessuali e riproduttivi, fornire informazioni accurate sulle infezioni sessualmente trasmissibili e sui metodi contraccettivi, e combattere gli stereotipi di genere e l’omolesbo-bi-transfobia.
  • Lotta contro le discriminazioni: la legge contro i reati d’odio, che da anni chiediamo, bocciata già 3 anni e mezzo fa, sarebbe un primo passo importante. Serve un impegno concreto di tutte le istituzioni per contrastare le discriminazioni in tutti gli ambiti della vita, dal lavoro alla scuola, dallo sport alla vita sociale. L’accesso alla PMA (procreazione medicalmente assistita) deve essere garantito a tutte le coppie, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. La norma di recente introdotta che rende reato universale la Gestazione per Altri (GPA), è una legge manifesto volta a colpire e a terrorizzare le persone soprattutto le coppie dello stesso sesso. Questa normativa rischia di aprire un contenzioso infinito ma intanto tende a squalificare chi vi è ricorso e i loro figli infischiandosene bellamente della loro sensibilità e dei loro diritti.

Pertanto:

  • Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare al Sanremo Pride 2025 per celebrare l’orgoglio LGBT+.
  • Esortiamo le istituzioni ad assumersi la responsabilità di promuovere nei fatti l’uguaglianza e contrastare le discriminazioni. Siamo stufi di essere marginalizzati, criminalizzati e di chi in nome della libertà propria conculca i diritti altrui.
  • Chiediamo ai media di dare voce alle storie e alle esperienze della comunità LGBT+ in modo responsabile e inclusivo.

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