Dopo l’annuncio della prossima emissione di un decreto da parte del Governo per sanare la situazione degli autoveolx posizionati in numerosi comuni italiani, fra cui quello di Imperia, si fa avanti l’associazione Globoconsumatori. Che denuncia: “Non possono sanare con un decreto ministeriale ciò che non è
in regola per legge. Il tutto “sa di barzelletta”.
Per l’associazione dei consumatori “correttezza e buon senso devono prevalere sugli interessi per i bilanci della Pubbliche Amministrazioni”
Spiega in una nota l’associazione a tutela dei consumatori: “Proprio quando, per la prima volta una Procura della Repubblica ha messo mano ad un autovelox, è emersa un’imputazione per un reato, che presumibilmente coinvolgerà anche chi acquistato o noleggiati tali impianti, ma soprattutto chi ne ha fatto uso, consapevole che fossero fuori legge e norma.
Come si può affermare e dire che sono sanati tutti gli autovelox dal 2017 in avanti, che per altro NON sono mai stati omologati tecnicamente sulla corrispondenza alle normative, MAI state stabilite dunque compreso quello al centro dell’inchiesta della Cassazione, senza averli controllati? Fare una sanatoria con un decreto ministeriale, per altro riprendendo in toto il D.M. 282/17, già tema di grandi discussioni di legittimità è fuori dal mondo.
Secondo le fonti del diritto, è un documento di secondo livello; prima vengono la legge e il decreto legge. Il codice della strada è un D.L. 285/1992 firmato dal presidente della Repubblica, nel quale l’articolo 142 comma 6 riporta inconfutabilmente che gli strumenti di rilevamento devono essere omologati ma non pare che mai sia stato avviato un percorso di omologazione.
Già in fase di discussione in Commissione Trasporti e relativamente alle modifiche da apportare la nuovo CDS, poi apportate ed entrate in vigore circa 6 mesi addietro, il contenuto dell’art 6 del D.M. 282/17 era stato completamente eliminato. Assurdo oltre che offensivo per gli utenti della strada, che il ministero voglia far rientrare dalla finestra ciò che era uscito dalla porta. Parliamo del D.M. 282 combinazione proprio del 2017 recitante che: “nelle more delle procedure per l’omologazione faceva valere la semplice approvazione da parte dello stesso ministero dei Trasporti”. (in contrasto anche con la Legge 113/2015)
Appare ancor più confusionaria e contrastante quest’ultima nuova proposta del D.M. in approvazione, alla luce del già pubblicato D.M. 111 del giugno 2024 (vedi estratto allegato): «L’omologazione e l’approvazione dei rilevatori automatici di velocità sono provvedimenti amministrativi distinti adottati sulla basi di apposite e diverse procedure». Procedura mai stabilita. La stessa differenza era stata anche sostenuta da varie sentenze della Cassazione (buon ultima la 10505/24). Anch’esse ignorate. E’ qui evidente che, per puri scopi “di cassa” si voglia rendere legittimo quello che tutt’altro lo è, ripetiamo, alla faccia dei cittadini utenti la strada.
Rammentiamo che gli indici di incidentalità, riportano quali motivi principali di sinistri, infrazioni che poco hanno a che fare con la velocità e sono tutti motivi NON rilevabili tramite uso di Autovelox, ma unicamente da pattuglia di polizia che ferma e contesta immediatamente, il Velox influisce solo minimamente sulla Sicurezza Stradale e rammentiamo che lo scopo primario della sua invenzione fu quello di “prevenire” e non già dunque “reprimere” a favore delle Casse delle P.A.
Il decreto è stato inviato all’Unione Europea per eventuali appunti, e potrebbe anche non reggere al vaglio di Bruxelles, per cui la Globoconsumatori si è già rivolta a parlamentari dell’Unione Europea perché esaminino a fondo la situazione, augurandoci che, la correttezza ed il buon senso prevalgano sui meri interessi dei Bilanci delle P.A.”.