Al termine della discussione sul caso Tradeco, i sindacati hanno espresso grande malumore per l’esito dell’assise.
“Abbiamo sentito tanta aria fritta – ha commentato Luigi La Marca, sindacalista Uil – consiglieri comunali che non sanno neanche di cosa parlano. Non si sono documentati. Un capitolato d’appalto che avevamo contestato ai tempi. Addirittura dicono che la busta l’ha aperta il Commissario Prefettizio, in realtà era la Commissione della Giunta presidiata dal Sindaco Paolo Strescino. Fu l’allora assessore Amoretti che voleva il bollino dal Prefetto, l’ha ottenuto, gli ha concesso la gara d’appalto. Nel giugno 2013 gli è stata affidato l’appalto e in tempi sono stati fatti partire. Oggi noi siamo in grande difficoltà, la città è sporca e i cittadini pagano per un servizio che non hanno. Le percentuali di differenziata non le raggiungeranno mai con questo servizio. È inutile che vadano a vedere altri Comuni, devono vedere la loro realtà e gli sbagli che hanno fatto”.
“Siamo amareggiati del fatto che l’assessore non abbia partecipato al consiglio comunale perché lui è il principale responsabile di questo megalomane appalto“.
“Abbiamo sentito ancora una volta concetti triti e ritriti che continuiamo a sentire da diversi mesi – ha aggiunto Alessandro Leuzzi, sindacalista Cisl – La nostra speranza e anche quella delle 150 famiglie dei dipendenti della Tradeco è che questa azienda scelga altri lidi dove operare. Per questo, però, ci vuole un piano B che oggi non abbiamo sentito. Noi vogliamo sicuramente che il futuro sia migliore per tutti, ma con un’organizzazione e una concertazione tra sindacato e Comune che insieme dovranno prendere una decisione sul futuro del servizio di raccolta rifiuti”.
http://youtu.be/bsVJmkvS6-c
http://youtu.be/ztGAV5qL9z8
