23 Novembre 2024 21:33

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23 Novembre 2024 21:33

PRIMARIE PD. RICCARDO GIORDANO (PD) CONTRO COFFERATI: “DIETRO LA SUA CANDIDATURA C’ERA UN ATTACCO ALLA LEADERSHIP DI RENZI”

In breve: Riccardo Giordano, capogruppo PD in Provincia, ha inviato in una nota il suo pensiero in merito alle Primarie del PD, scagliandosi contro Cofferati e ai veleni che, secondo il capogruppo, sta lanciando contro il partito.
Il capogruppo del PD in Provincia Riccardo Giordano
Il capogruppo del PD in Provincia Riccardo Giordano

Imperia. Riccardo Giordano, capogruppo PD in Provincia, ha inviato in una nota il suo pensiero in merito alle Primarie del PD, scagliandosi contro Cofferati e ai veleni che, secondo il capogruppo, sta lanciando contro il partito.

E’ ora di opporsi energicamente alle accuse e ai veleni che Sergio Cofferati sta gettando nei confronti degli uomini e delle donne del Partito Democratico. Non c’è trasmissione televisiva dove il candidato pesantemente sconfitto alle primarie liguri non cerchi una ribalta mediatica   per offendere la dignità e la storia di tantissimi militanti e dirigenti che hanno speso una vita di battaglie per combattere, soprattutto nel ponente ligure, gli intrecci criminali tra mafia e politica, tra mafia e amministrazioni pubbliche.

Sul versante della legalità e del contrasto ai rapporti tra  politica e sistemi mafiosi non abbiamo certamente da prendere lezioni da Sergio Cofferati, che non ci risulta abbia mai speso molto del suo prezioso tempo per darci una mano a portare avanti queste battaglie. Non lo ricordiamo  presente  alla fiaccolata di Sanremo con Libera, né  lo ricordiamo  partecipe delle numerose iniziative che il Partito democratico ha organizzato qui a ponente per denunciare e contrastare questo grave problema. Evidentemente, da eurodeputato eletto anche con i voti del ponente,  aveva qualcosa di più importante e di più nobile da fare.

E’ molto strano, anzi no, che Sergio Cofferati solo dopo aver perso nettamente le primarie ponga la questione della legalità nel suo ex partito, mentre prima, da importante dirigente,  non  risulta abbia mai tuonato, forte  della sua grande autorevolezza, nei confronti di una questione così grave.

Ora abbiamo tutti scoperto con chiara evidenza che dietro la sua candidatura e dietro una sua ipotetica, per fortuna solo ipotetica, vittoria alla primarie liguri c’era in realtà un attacco alla leadership di Matteo Renzi e alle riforme che il premier sta portando avanti. E’ andata male a Sergio Cofferati e a quelli che hanno voluto la sua candidatura. Potrà, Sergio Cofferati  e quanti decideranno di seguirlo,  dare corpo ad una nuova forza politica con la quale cambiare  la storia e le sorti  del  nostro Paese. D’altra parte gli  stessi  Claudio Scajola, Matteo Salvini e altri esponenti della destra stanno lì a tessergli le lodi e a tifare per lui.

 Ma non ci venga a dare lezioni di moralità e di legalità perché, mentre lui, con un atteggiamento  rancoroso e patetico continua ad offenderci ,  i grandi elettori del PD, dietro la brillante regia di quel Matteo Renzi così tanto criticato da chi non sa né vincere e né perdere,   hanno dato  una risposta chiara ed inequivocabile portando al Quirinale Sergio Mattarella simbolo del martirio e della lotta alla mafia”.

 

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