«Quando si arriva qui, si comprende subito che tante parole non sono necessarie. I nostri occhi vedono molto più di quello che è rimasto a testimonianza di una delle pagine più terribili della storia dell’umanità, già segnata da guerre, sovranità e disuguaglianze ». Lo ha affermato il presidente del Consiglio regionale Michele Boffa che guida la delegazione ligure nel pellegrinaggio ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau.
Questa mattina il momento più drammatico del viaggio: la visita al lager di Birkenau dove la delegazione, di cui fanno parte gli studenti vincitori dell’ultima edizione del concorso “27 gennaio: Giorno della memoria”, ha permesso di conoscere ciò che resta del campo in cui morirono oltre un milione e mezzo di persone, soprattutto ebrei.
«Qui, e non solo qui – ha aggiunto il presidente – si è raggiunto in quegli anni, frutto di elaborazioni politiche aberranti, il massimo della crudeltà e del disprezzo della vita umana. Alla fine del secondo conflitto mondiale il mondo civile dà luogo ad un nuovo ordinamento, ben recepito dalla nostra carta costituzionale, una nuova cultura che ha fatto irruzione nella vita politica italiana: il ripudio della guerra come strumento per gestire le relazioni internazionali, la limitazione della sovranità pur di favorire giustizia e pace tra le nazioni e l’affermazione dei diritti inviolabili, inalienabili e irrevocabili di ogni persona umana».
Nell’orazione ufficiale il presidente Boffa, che è stato accompagnato dai consiglieri Giacomo Conti, Antonio Miceli e dall’assessore Renzo Guccinelli, ha letto un messaggio del rabbino capo Giuseppe Momigliano.
«Spesso, purtroppo, le vicende del mondo anche vicine a noi stanno a dimostrare che pace, democrazia e uguaglianza sono soltanto sulla carta. Il nostro viaggio in Polonia – ha aggiunto Boffa – conclude un percorso che la Regione Liguria propone ogni anno per affermare questi principi e questi valori, che, ritornando alle nostre occupazioni quotidiane, dovremo saper tradurre tutti in coerenti comportamenti».
Durante il trasferimento a Birkenau i rappresentanti liguri di Aned (Associazione nazionale deportati) Doriana Ferrato, Franca Barcella e Silvana Odino hanno raccontato le storie drammatiche di chi, arrivato nei lager da Genova, Savona, Spezia e Imperia, e’ riuscito a sopravvivere e di chi, invece,vi ha trovato la morte.
Prima dell’ingresso a Birkenau il presidente Boffa e 13 studenti hanno depositato un piccolo sasso sui binari con cui i treni entravano nel campo, carichi di deportati, per ricordare 14 ebrei della Spezia morti nel lager polacco.
Domani la delegazione visiterà il vicino campo di Auschwitz.