25 Dicembre 2024 07:29

25 Dicembre 2024 07:29

IMPERIA.INCENERITORE PER RISOLVERE EMERGENZA RIFIUTI? CAPACCI:”AL GIORNO D’OGGI DI DIFFICILE REALIZZAZIONE MA A NEW YORK…”

In breve: "Ho espresso una mia valutazione personale da tecnico, che credo in democrazia mi sia consentita, nella quale ho ricordato che in paesi più evoluti le tecniche di termovalorizzazione in campo da anni, hanno dato risultati".
capacci inceneritore
IMPERIA –  Il sindaco Carlo Capacci interviene a seguito delle polemiche scaturite dalle sue dichiarazioni sulla possibilità di realizzare un inceneritore per risolvere il problema rifiuti.
“Vorrei precisare – scrive Capacci – quanto da me affermato in sede di Commissione Ministeriale Rifiuti in merito all’ ipotesi inceneritore. In quella sede ho detto che essendo mancata la programmazione nella nostra Provincia, e la dimostrazione di ciò la abbiamo sotto gli occhi oggi, forse sarebbe stato meglio vent’ anni fa pensare ad un inceneritore regionale. Non ho detto che intendo proporre la costruzione di un inceneritore oggi sul territorio imperiese.
Poi ho espresso una mia valutazione personale da tecnico, che credo in democrazia mi sia consentita, nella quale ho ricordato che in paesi più evoluti le tecniche di  termovalorizzazione in campo da anni, hanno dato risultati. Si pensi ad esempio alla Città di New York interamente teleriscaldata da impianti di termovalorizzazione che smaltiscono la parte indifferenziata dei rifiuti (là si differenza carta, plastica, lattine, il vetro non è utilizzato come imballaggio di massa).
E’ ovvio che parlare di questi argomenti sollevi critiche, la mia voleva essere esclusivamente una valutazione tecnica di un sistema che dà i suoi vantaggi là dove è utiizzato, ma che risulta di difficile applicazione sul territorio della nostra Regione al giorno d’oggi.Per chi volesse documentarsi meglio, a titolo puramente accademico e senza preconcetti di sorta, invito a consultare il sito http://www.seas.columbia.edu/earth/wtert/index.html (Columbia University New York City)”.

 

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