28 Dicembre 2024 01:55

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REGIONE LIGURIA. SEMPLIFICAZIONE DELLA NORMATIVA SANITARIA. NEL NUOVO TESTO UNICO ABROGATE 100 LEGGI /I DETTAGLI

In breve: Un testo unico di 295 articoli per semplificare le leggi sanitarie in un documento che abroga oltre 100 disposizioni regionali, dando la possibilità di integrazione con il servizio sociale.

Palazzo_della_regione_Liguria_Genoa

Genova. Un testo unico di 295 articoli per semplificare le leggi sanitarie in un documento che abroga oltre 100 disposizioni regionali, dando la possibilità di integrazione con il servizio sociale. E’ stato presentato oggi dall’assessore alla Salute della Regione Liguria Claudio Montaldo in un evento pubblico che ha visto anche la partecipazione del gruppo di esperti chiamati a stilarne i principi fondamentali: Lorenzo Cuocolo docente di diritto comparato, Don Marino Poggi della Caritas di Genova, Sandro Trasino primario di Neonatologia all’Ospedale San Martino di Genova, Aldo Moretti del coordinamento regionale enti riabilitazione handicap e l’avvocato Silvio Boccalatte.

Il testo ribadisce i principi e i valori fondamentali del servizio sanitario regionale, come la solidarietà e l’uguaglianza nell’erogazione delle prestazioni sanitarie, la misurazione oggettiva della qualità e dell’appropriatezza del servizio, la programmazione dei servizi erogati per garantire il diritto alla salute insieme con il contenimento della spesa pubblica. Un elenco di capisaldi che sottolineano l’importanza del collegamento con i servizi sociali e la verifica dei risultati anche attraverso la partecipazione dei cittadini e delle associazioni di volontariato.

“La semplificazione legislativaha sottolineato l’assessore regionale alla salute Claudio Montaldoè condizione per un miglior funzionamento della Regione. Dal 1970 a oggi si sono sedimentate leggi su leggi, spesso con qualche difetto di coerenza, inoltre non sempre è stato chiaro dove l’attività legislativa avrebbe dovuto fermarsi per lasciare spazio a interventi di programmazione o del consiglio o della giunta”.

Il testo riassume gli assetti istituzionali, le funzioni e i ruoli di Regione, Comuni, Asl, Università, Irccs, Agenzia sanitaria regionale e Istituto zoo profilattico sperimentale. Una parte notevole del testo è dedicata alle risorse sia umane sia economiche: vengono definiti i ruoli del personale del servizio sanitario regionale, elencate le procedure selettive per il personale dedicato alla ricerca. Presenti anche articoli specifici sulle professioni sanitarie, la formazione, i dirigenti di struttura e il personale in missione all’estero. Sempre in ambito di risorse, è dedicata un’ampia sezione sulla gestione finanziaria e contabile, sugli investimenti e sulla gestione dei rischi da responsabilità civile. Una parte è dedicata alla sicurezza e alla qualità del lavoro, con una sezione specifica per le disposizioni sull’amianto.

È anche elencato come funzionano la tutela sanitaria delle attività sportive, l’organizzazione dell’assistenza farmaceutica, il sistema sanitario di emergenza-urgenza, il trasporto sanitario di infermi e infortunati, il soccorso alpino e speleologico e l’organizzazione del sistema di prelievi e trapianti di organi, tessuti e cellule. L’ultima parte del testo si occupa delle disposizioni per l’autorizzazione al funzionamento e all’accreditamento sanitario, delle politiche di integrazione e innovazione, della partecipazione e della tutela dei diritti dei cittadini.

“Gli ultimi interventi di carattere generale sul socio sanitario e la sanità risalgono al 2006 – ha spiegato l’assessore alla salute – ma con poche abrogazioni. Il testo unico che riguarda i temi della sanità è integrabile con tutto ciò che riguarda il sociale ed è un’eredità che lascio alla prossima legislatura. Offre un’occasione di vera semplificazione grazie, sia al gruppo di esperti con cui abbiamo lavorato e che si sono dedicati ai principi fondamentali, sia agli uffici regionali che hanno lavorato per prepararlo”. “Nel corso degli anniha concluso Montaldo si sono fatte legge sulla guardia medica, 118 o sul diabete, tutto ciò sarà ricondotto agli elementi generali della programmazione e da ora in poi la specificità sarà affidata non più a leggi ma ad un’azione più semplice, con delibere di giunta o di consiglio”.

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