23 Dicembre 2024 06:53

23 Dicembre 2024 06:53

REGIONE LIGURIA. COOPERATIVE DI COMUNITÀ. MANTI (PD):” PARTE DI UN NUOVO MODELLO ECONOMICO PER USCIRE DALLA CRISI”

In breve: Il Consiglio Regionale ha approvato oggi la legge sulle Cooperative di Comunità, una normativa che si pone l’obiettivo di promuovere la crescita di una rete diffusa di cooperative che consentano di mantenere vive e di valorizzare comunità locali, svolgendo molteplici attività.
Giancarlo Manti
Giancarlo Manti

Il Consiglio Regionale ha approvato oggi la legge sulle Cooperative di Comunità, una normativa che si pone l’obiettivo di promuovere la crescita di una rete diffusa di cooperative che consentano di mantenere vive e di valorizzare comunità locali, svolgendo molteplici attività: servizi socio-assistenziali e di pubblica utilità, di tutela ambientale, di gestione di attività turistiche, commerciali e agricole favorendo in questo modo opportunità di lavoro preziose, specie per i giovani.

“Il disegno economico e di coesione sociale per il quale la Regione con questa innovativa legge, seconda in Italia dopo la Puglia, si impegna a lavorare ha sottolineato il Consigliere Regionale PD Giancarlo Manti, relatore di maggioranza e Presidente della V Commissione Consiliare che ha licenziato il testoè una significativa risposta alla grave crisi economica che stiamo attraversando, ottimale per strutturare in forma imprenditoriale le iniziative di auto-organizzazione dei cittadini e di auto-aiuto nelle comunità”.

Prosegue Manti: “Si sta facendo strada, non solo in Italia per la verità, l’idea di un diverso rapporto tra Stato, mercato e società. Accanto all’intervento dello Stato, che deve continuare a garantire i diritti fondamentali, si prefigura una più diretta e autonoma assunzione di responsabilità da parte dei cittadini e della comunità per la soluzione dei bisogni comuni, attuando il principio della sussidiarietà orizzontale in conformità al dettato costituzionale di cui all’art 118 della Costituzione. La cooperativa di comunità si propone come una infrastruttura sociale diffusa che può creare nuova occupazione e nuove opportunità di sviluppo in territori disagiati, in particolare nelle aree interne del territorio. Per queste realtà, dove il vincolo della sostenibilità economica pone già a serio rischio la sopravvivenza di servizi essenziali e tantomeno li rende attrattivi per un intervento privato rispondente ad una logica di mero profitto, una risposta efficace può arrivare dalla partecipazione attiva dei cittadini”.

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