27 Dicembre 2024 00:58

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#REGIONALI2015. NICHI VENDOLA A IMPERIA PER RETE A SINISTRA: “RENZI? È L’EMBLEMA DELLA SINISTRA CHE HA PERSO L’ANIMA”/ FOTO E VIDEO

In breve: Bisogna agganciare la vita, interrogarla e confrontarsi con i grandi dilemmi del nostro tempo, se non si fa politica su queste cose, a me sembra un talent show

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Imperia. È stato un bagno di fulla l’appuntamento di questa sera con Nichi Vendola a sostegno di Luca Pastorino per #Rete a Sinistra. Subito dopo le presentazioni, il primo intervento è stato quello di Gianfranco Grosso, candidato di listino per Rete a Sinistra: `Mi chiedono perché mi sono candidato, noi non abbiamo ansia di vincere, vogliamo costruire qualcosa di nuovo per contrapporrci a quello che il PD e Forza Italia hanno proposto. La vittoria è qualcosa di più alto di una semplice vittoria. Non siamo masochisti, anzi sono vincente a prescindere perché siamo qui a costruire un progetto nuovo”.

Se non ci foste stati noi non avremmo votato. Sono queste le parole che ci dicono molti cittadini – dichiara Carla NatteroVogliamo dare una speranza a una cittadinanza delusa e demotivata e questo è il nostro primo grande risultato. Siamo stati il laboratorio politico dell’allontanamento dal voto. Quello che è successo qui è successo anche in altre città della provincia ed è stato poi esportato in Regione con la Paita. Siamo di fronte a una proposta politica che è in continuità col passato, collegata con la destra in modo talmente forte che impedisce ogni forma di cambiamento.

https://www.youtube.com/watch?v=rSHxrEqR834

https://www.youtube.com/watch?v=KCsBo0ANql8

La nostra proposta si oppone a questo pantano anche dal punto di vista programmatico e presentiamo agli elettori una sinistra vera, larga, che non sia di ceti politici. Come possiamo pensare di risolvere i problemi se guardiamo i candidati della Paita: Donzella ha creato Froza Italia e Imperia; Luca Lanteri è stata la mente di creazione del Porto di imperia; poi abbiamo Argirò che ha voluto salvare il porto per gli interessi della Confindustria. Noi mordiamo nella crisi del PD e Luca Pastorino è la testimonianza perché non ha più accettato i compromessi e si è posto a capo di una proposta politica alternativa“.

https://www.youtube.com/watch?v=UD8NuGmUw4k

https://www.youtube.com/watch?v=Sa2wq7oG3Y0

Prende poi la parola Nichi Vendola: “È incredibile la distanza tra quello che il Premier dice in TV e quella che è la realtà di ogni giorno. Le cose che ha fatto Renzi sono una sequela di atti gravi e la cosiddetta buona scuola è il punto più inaccettabile, è il compimento di una parabola di destra: parliamo dell’attacco all’articolo 18, quello alla scuola, la riforma elettorale e poi nono osso dimenticare la rabbia per la confidenza esibita della destra con le mafie. Sono gli stessi elementi che ci hanno fatto danzare quando Berlusconi è uscito da Palazzo Chigi, ma io ho detto di stare attenti al berlusconismo, un veleno inoculato nelle vene della nostra cultura. Oggi siamo nel biennio renziano, il delitto sociale dell’articolo 18 Renzi lo ha portato a compimento, come gli altri. Per la scuola RENZI ha fatto peggio della Gelmini e in più si è auto valutato chiamando la sua riforma buona, buona scuola. Noi abbiamo gli insegnati peggio pagati d’Europa e l’idea di un preside manager che decide chi assumerà va da sè che sarà ovviamente viziato dal suo credo politico e sociale. La scuola è un luogo dove ai più piccoli viene insegnato ad educare i più grandi”.

https://www.youtube.com/watch?v=eemzl9Gw_rQ

Dopo il Porcellum è arrivato l’Italicum che è anche peggio perché c’è l’idea di un uomo solo al comando che diventa l’asso pigliatutto e stravolge un sistema democratico diviso tra diversi poteri che era in equilibrio, se uno prende il sopravvento ci si avvicina alla tirannide. Parlando poi di connivenza con l’amore mafia – continua Vendola – Ieri ero in Campania e ho rischiato di essere sul palco con un candidato del PD chiamato Calibro 12 e il silenzio di Renzi davanti alle parole di Saviamo che ha detto “Gomorra è nella lista dei candidati del PD” è inaccettabile. In Liguria poi, anche qui c’è una corsa a candidare elementi che hanno contribuito a sdoganare elementi di criminalità, è accettabile? Chiedo al PD di non usare più il nome di Enrico Berlinguer“.

https://www.youtube.com/watch?v=dx-Y20gSdco

Per immaginare una città bella bisogna pensare alla lentezza di un disabile, di un anziano, di un bambino. Vorrei vivere in una città dove non ho il batticuore ogni volta che mia madre, che è anziana, sta attraversando la strada. Dico questo perché lento, veloce, vecchio e nuovo non hanno senso. La lotta politica va fatta su categorie robuste di giustizia, bisogna agganciare la vita, interrogarla e confrontarsi con i grandi dilemmi del nostro tempo, se non si fa politica su queste cose, a me sembra un talent show”

Parliamo della Liguria, di Toti e della Paita, loro di che discutono? Sono somiglianti negli aggreganti elettorali e in altri punti, ma poi? Questa regione sta smaltendo i pochi presidi industriali e la vicenda dell’Agnesi è sintomatica: una fabbrica in meno è una spinta in più per i giovani ad andarsene. E poi, dov’è un dibattito su quello che viene prima dell’alluvione? Perché non si mette in discussione la cementificazione? Perché non si fa della lotta al dissesto idrogeologico un punto fondamentale? Ecco a me le chiacchiere inutili spaventano molto, c’è bisogno di un turismo sostenibile, diffuso. Io ho provato a inventare diverse soluzioni per il mio paese a partire dalla collaborazione con la cultura. Questa Liguria che è così incerta e inquieta sul suo futuro ha bisogno di guardare al suo passato recente e fare una analisi concreta. Renzi è l’emblema della sinistra che ha perso l’anima“.

Foto e video Alessandro Del Vento

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