“Leggo su Imperiapost – scrive Ranise – dell’iniziativa della comunità islamica Imperiese di organizzare una fiaccolata di solidarietà e vicinanza alle vittime e alle famiglie delle persone uccise o ferite nel vile e criminale, disumano come definito da Papa Francesco, attentato di Parigi in cui si contano ad oggi 129 morti. È una tragedia a cui son certo bisogna reagire uniti, animati da uno spirito di civiltà e umanità che va oltre ogni divisione e pur legittima diversità di vedute. La Francia è poi figlia di quegli ideali di libertà, uguaglianza e fratellanza teorizzati da pensatori illuminati di cui simbolo fu Voltaire, e a cui uno stato veramente civile dovrebbe ispirarsi.
Conosco amici e colleghi musulmani che sono rimasti sconvolti da dalla tragedia di Parigi e me lo hanno immediatamente manifestato. Per cui giunga a tale iniziativa la mia personale adesione di semplice cittadino. Sono iniziative,si dirà, che lasciamo il tempo che trovano. Non è vero. Sono segnali importanti di condanna al terrorismo e di vera fratellanza.
Certo bisogna aumentare ai massimi livelli lo stato di allerta e di prevenzione, rendere il più efficace possibile l’attività di intelligence. Ma dobbiamo andare avanti uniti sapendo che la guerra al terrore si combatte anzitutto con la forza delle nostre idee. Lo dico convintamente anche come figlio di una diversa cultura e religione certo che in nome di Dio si debba amare e mai uccidere”.
Antonello Ranise
