“La giunta Toti si sta rimangiando gran parte del Piano casa: avevamo ragione noi a definirlo uno scempio”. A dirlo è il Gruppo del Partito Democratico in Regione Liguria, alla luce degli emendamenti al ddl presentati dalla stessa maggioranza di centrodestra.
“L’amministrazione regionale sta tornando indietro su molti aspetti del disegno di legge presentato nelle scorse settimane – spiegano i consiglieri del Pd – Questo vuol dire che la nostra protesta era fondata ed è andata a buon fine. Certo, rimangono ancora da sciogliere alcuni nodi “spessi” come quelli sulle delocalizzazioni, sulla possibilità di trasferire volumi sul suolo vergine anche in modifica della destinazione d’uso e sulla durata perenne di questo Piano, che ne snatura la funzione eccezionale a danno dell’autonomia dei Comuni. Quindi per noi resta ancora una legge irricevibile”.
Nello specifico, sottolineano i consiglieri del Pd, la maggioranza ha deciso di consentire ai Comuni di decidere, entro 60 giorni, quali siano le aree che vogliono escludere dagli effetti del Piano casa; viene rafforzato il potere degli Enti Parco assegnandogli l’ultima parola sul recepimento di questa legge al loro interno e si esclude la reiterazione su uno stesso volume degli ampliamenti concessi.
“Tutto questo – conclude il Partito Democratico – è frutto della ferma battaglia ingaggiata da noi e da altri gruppi in Commissione, della mobilitazione delle associazioni ambientaliste e della società civile e della sonora bocciatura da parte dei Comuni nel Cal. Ora la battaglia continua con lo scopo di cambiare direzione di marcia in tema di delocalizzazioni e per salvaguardare le realtà agricole della regione”.