Il Comune di Imperia ha dato ufficialmente il via, con una delibera di giunta (18 febbraio) e poi con l’approvazione in consiglio comunale (1 marzo), all’iter per la progettazione del nuovo servizio di igiene ambientale, una volta scaduti i termini dell’appalto temporaneo siglato con Teknoservice. Nel dettaglio, il Comune ha stabilito le linee di indirizzo da trasmettere al dirigente del settore ambiente, Alessandro Croce, perché quest’ultimo conferisca “un incarico professionale al fine di poter intraprendere le procedure di evidenza pubblica utili ad individuare un soggetto contraente idoneo alla gestione del SIA”.
ECCO LE LINEE DI INDIRIZZO (stabilite dal gruppo di lavoro incaricato dal Sindaco e composta dai consiglieri comunali Antonio Russo, M5S, presidente, Fiorenzo Marino PD, Roberto Saluzzo, Imperia di Tutti Imperia per Tutti, Fulvio Balestra, Imperia Cambia, Cristina Gavi, Azione Civica, Giampiero Asselle e Paolo Curto come membri esterni).
1. Separazione alla fonte : organizzare la raccolta differenziata. La gestione dei rifiuti non e’ un problema tecnologico, ma organizzativo, dove il valore aggiunto non e’ quindi la tecnologia, ma il coinvolgimento della comunità chiamata a collaborare in un passaggio chiave per attuare la sostenibilità ambientale.
2. Raccolta differenziata porta a porta : organizzare una raccolta differenziata “porta a porta”, che appare l’unico sistema efficace di raccolta differenziata in grado di raggiungere in poco tempo e su larga scala quote percentuali superiori al 70%. Cinque contenitori per organico, carta, plastica, vetro e metalli il cui ritiro e’ previsto secondo un calendario settimanale prestabilito.
3. Compostaggio: realizzazione di un impianto di compostaggio da prevedere prevalentemente in aree rurali e quindi vicine ai luoghi di utilizzo da parte degli agricoltori.
4. Riciclo: realizzazione di piattaforme impiantistiche per il riciclaggio e il recupero dei materiali, finalizzato al reinserimento nella filiera produttiva.
5. Iniziative di riduzione dei rifiuti : diffusione del compostaggio domestico, sostituzione delle stoviglie e bottiglie in plastica, utilizzo dell’acqua del rubinetto (più sana e controllata di quella in bottiglia), utilizzo dei pannolini lavabili, acquisto alla spina di latte, bevande, detergenti, prodotti alimentari, sostituzione degli shoppers in plastica con sporte riutilizzabili.
6. Riuso e riparazione : realizzazione di centri per la riparazione, il riuso e la decostruzione degli edifici, in cui beni durevoli, mobili, vestiti, infissi, sanitari, elettrodomestici, vengono riparati, riutilizzati e venduti. Questa tipologia di materiali, che costituisce circa il 3% del totale degli scarti, riveste però un grande valore economico, che può arricchire le imprese locali, con un’ottima resa occupazionale.
7. Incentivi economici : introduzione di sistemi di tariffazione che facciano pagare le utenze sulla base della produzione effettiva di rifiuti non riciclabili da raccogliere. Questo meccanismo premia il comportamento virtuoso dei cittadini e li incoraggia ad acquisti più consapevoli.
8. Recupero dei rifiuti : realizzazione di un impianto di recupero e selezione dei rifiuti, in modo da recuperare altri materiali riciclabili sfuggiti alla raccolta differenziata, impedire che rifiuti tossici possano essere inviati nella discarica pubblica transitoria e stabilizzare la frazione organica residua.
9. Centro di ricerca e riprogettazione: chiusura del ciclo e analisi del residuo a valle della raccolta differenziata, recupero, riutilizzo, riparazione, riciclaggio, finalizzata alla riprogettazione industriale degli oggetti non riciclabili, e alla fornitura di un feedback alle imprese (realizzando la Responsabilità Estesa del Produttore) e alla promozione di buone pratiche di acquisto, produzione e consumo.
10.Azzeramento rifiuti : raggiungimento dell’azzeramento dei rifiuti, ricordando che la strategia Rifiuti Zero si situa oltre il riciclaggio. In questo modo Rifiuti Zero, innescato dal “trampolino” del porta a porta, diviene a sua volta “trampolino” per un vasto percorso di sostenibilità, che in modo concreto ci permette di mettere a segno scelte a difesa del pianeta.
“Tra un pò inizieremo la discussione sul capitolato d’appalto, appena verrà affidato l’incarico della progettazione. Sino ad oggi abbiamo lavorato con la preziosa collaborazione di Enzo Favoino, a titolo gratuito” ha spiegato a ImperiaPost Antonio Russo, presidente del gruppo di lavoro.