Tre anni e due mesi di reclusione, 1.500 euro di multa e un risarcimento danni all’Inail di 461 mila euro. Sono richieste di pena pesantissime quelle avanzate questa mattina in Tribunale dal Pm Lorenzo Fornace nell’ambito del processo che vede sul banco degli imputati, con l’accusa di falso e truffa, per essersi finto invalido, Oscar Capossela, 41 anni.
Nel dettaglio, l’uomo aveva segnalato all’INAIL di essere stato vittima di un infortunio stradale in quanto investito con il proprio scooter da un’autovettura che si era dileguata subito dopo l’incidente. A seguito del fantomatico scontro, all’uomo venne diagnosticata la paraplegia agli arti inferiori e, sulla base della documentazione sanitaria prodotta ai vari uffici, gli era stato riconosciuto lo status di persona colpita da infortunio sul lavoro, in quanto l’incidente sarebbe avvenuto per recarsi sul posto di lavoro.
Le indagini svolte permisero però di accertare che l’incidente stradale, peraltro mai rilevato, era da ricondursi ad una caduta accidentale dalla moto, senza responsabilità da parte di terzi.
Dai successi esami e raffronti della documentazione acquisita presso vari ospedali, con quella prodotta dall’indagato all’INAIL, vennero inoltre accertati numerosi casi di avvenuta falsificazione, ideologica o materiale, delle certificazioni e degli esami medici presentati al fine di dissimulare le reali condizioni di salute. Le indagini consentirono di rilevare che l’indagato non soffriva di alcuna patologia di carattere fisico.
Nel 2013 a Capossela vennero sequestrati beni per un valore complessivo di 700 mila euro, equivalenti a 300mila euro derivanti dal risarcimento dell’assicurazione e 400mila euro ricevuti dall’INAIL per via dell’alto grado di invalidità.
Nel corso del processo in corso presso il Tribunale di Imperia sono stati sentiti decine di testimoni, tra organi inquirenti e funzionari dell’INAIL.
Il processo, davanti al giudice Monocratico Maria Grazia Leopardi, è stato rinviato al prossimo 31 maggio per la requisitoria della difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Pugliese, e per la richiesta di risarcimento danno da parte dell’Inail, rappresentata dall’avvocato Riva.