Imperia – Il Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex farmacista di Prelà, Fabio Renzi di 54 anni, con l’accusa di indebita percezione di erogazioni da parte dello Stato.
A condurre le indagini, scattate a seguito di alcune anomalie segnalate dal Servizio Sanitario Nazionale sulle cosiddette “ricette rosse”, quelle rilasciate appunto da un medico dipendente del Servizio Sanitario Nazionale o convenzionato con esso e necessarie per l’acquisto di farmaci (la cui vendita è a totale o parziale carico del Servizio Sanitario Nazionale ), i Nas di Genova, coordinati dal capitano Mario Carta.
Il farmacista avrebbe, secondo l’ipotesi accusatoria, moltiplicato il numero di farmaci rilasciati a seguito della consegna delle “ricette rosse”. In che modo? Attraverso l’alterazione delle “ricette rosse” prescritte dal medico. Un rilascio di farmaci, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, che avrebbe procurato allo Stato un danno quantificabile, secondo i Carabinieri, intorno ai 20 mila euro. Le indagini, sulle quale vige il massimo riserbo, proseguono a ritmo serrato, in particolare per risalire ai destinatari dei farmaci “gonfiati”.
In vista dell’udienza preliminare, il legale del professionista avrebbe avanzato la richiesta di patteggiamento.