Il coordinatore cittadino di FI Antonello Ranise, interviene duramente in merito alla situazione di sofferenza della sanità nel nostro territorio.
“In questi giorni si sono succeduti diversi interventi, anche autorevoli, sulla situazione di grave difficoltà, e in alcuni settori di drammatica sofferenza, in cui versa la sanità nel ponente ligure e ad Imperia. Alcune considerazioni sono condivisibili, altre meno, ma ciò che sembra passare quasi inosservato è il vero nodo cruciale che sta alla base del dissesto, ovvero la politica scellerata e penalizzante per il nostro territorio che la giunta regionale di sinistra, da anni al governo della regione, continua ad attuare, penalizzando pesantemente il nostro territorio. Innumerevoli interventi del sottoscritto, dei consigliari regionali Scajola e Rosso, più volte hanno denunciato, con spirito propositivo, una situazione divenuta via via sempre più insostenibile. Nulla è cambiato, anzi. In questo contesto, la nostra Asl ha cercato in tutti i modi di tamponare i danni, e non a caso è una delle più virtuose in Italia. Vediamo allora di approfondire le problematiche locali più attuali.
1) Il “Palasalute”. Ricordo a questo proposito che numerosi pareri e perizie tecniche, effettuate a tutti i livelli (comune, provincia e regione) da fior di professionisti (che certo non ho la competenza di confutare), hanno dato il via libera ai lavori. Se dovessero sussistere ancora dubbi sulla sicurezza del rio Artallo, è dovere di chi ne ha competenza effettuare ulteriori verifiche e adoperarsi per l’assoluta messa in sicurezza di tutta l’area dove sorgerà l’edificio. Detto questo, il Palazzo della Salute è un opera essenziale per la razionalizzazione delle prestazioni di medicina ambulatoriale e di base, accorpandole con quelle di igiene pubblica e con quelle amministrative, rendendo molto più funzionali e fruibili i servizi, specie per gli anziani. Oltretutto attualmente, come è noto, tali servizi sono attualmente delocalizzati in diverse strutture, ormai fatiscenti. L’opera fu pensata a Porto Maurizio proprio per dare nuovo impulso e sviluppo al quartiere, da tempo in sofferenza. E’ pur vero, d’altra parte, che senza la prospettiva concreta di un nuovo ospedale provinciale, più moderno ed efficiente, in grado di contrastare realmente le fughe in altri ospedali, il progetto di ristrutturazione dei servizi sanitari nella nostra provincia ne esce fortemente ridimensionato. Ancora una volta è la Regione che deve dare delle risposte, come più volte da noi richiesto, risposte per ora sempre eluse.
2) Parcheggio dell’Ospedale. Sono due le criticità da chiarire. La mancanza di introiti da parte dell’Asl (l’utile sarebbe tutto dei privati), che invece avrebbe assoluto bisogno di fare cassa (come molto opportunamente segnalato dalle organizzazioni sindacali in più occasioni), e la cifra assolutamente troppo elevata e sproporzionata che verrebbero a pagare i dipendenti, anche confrontata con le tariffe degli ospedali vicini (150-180 euro al mese possono mettere in crisi il bilancio di molte famiglie). In un momento di crisi come quello attuale, porre dei correttivi è un dovere sociale. Si deve prendere in considerazione la possibilità di usufruire di una quota “forfettaria”, o il pagamento di una tessera di abbonamento. La prima ora di parcheggio, inoltre, in molti ospedali è gratis, e questo per favorire gli utenti e i parenti dei pazienti ricoverati, che non vanno in ospedale per divertirsi, ma per visitare i propri congiunti. C’è ancora spazio per modificare e migliorare la scelte fin qui operate. Noi faremo la nostra parte e siamo disponibili a incontrare tutte le forze politiche e sociali per una proposta comune”.