Si è tenuto questo pomeriggio a Imperia, presso la Prefettura, un incontro sul futuro della ferrovia, in particolare sui collegamenti dalle nuove stazioni di Imperia e Diano San Pietro ai centri abitati.
Il raddoppio ferroviario sarà realtà a partire dall’11 dicembre. Il vecchio tracciato e le vecchie stazioni andranno in pensione e i Sindaci hanno chiesto garanzie.
All’incontro odierno erano presenti il presidente della Provincia Fabio Natta, il sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Imperia Guido Abbo, il presidente di Riviera Trasporti Rt Gianfranco Benzo, insieme all’amministratore delegato Sandro Corrado, il Comandante della Polizia Provinciale Giuseppe Carrega, l’Assessore regionale Giovanni Berrino ed i tecnici della Regione.
Dall’incontro è emerso che mancano i fondi per finanziare le corse degli autobus necessare a garantire i collegamenti con le nuove stazioni, distanti dai centri abitati. La Regione Liguria, per bocca dell’assessore Berrino, ha chiesto “rimodulazione” delle corse dei bus in tutta la provincia per recuperare i fondi necessari a finanziare i collegamenti con le nuove stazioni.
GIANNI BERRINO
“Nessuno paga, nel senso che l’unico punto fermo da cui è partita questa riunione è che gli enti locali da parte loro, e quindi i Comuni, non hanno soldi ulteriori da mettere, come la Regione non può, nel senso che l’8% che rappresenta la provincia di Imperia porterebbe la regione ad un finanziamento ulteriore di circa 4 milioni di euro che assolutamente non è possibile, date anche le ristrettezze della nuova finanziaria 2017.
C’è un budget chilometrico assegnato alla provincia di Imperia. All’interno di questo budget, dal punto di vista tecnico, la Riviera Trasporti si è impegnata a tentare di ricavare quei circa 200 mila km che servono per assicurare il trasporto per la stazione di Diano Marina, soprattutto alla mattina, per trasportare gli studenti, almeno nella prima fase, per verificare quanti saranno poi quelli che continueranno a prendere il treno anzi che l’autobus, dalla stazione di Oneglia alla stazione di Imperia.
Ci ritroveremo qua il 3 di novembre con lo studio tecnico fatto in modo da poi poter decidere il da farsi e sottoporlo poi alla Provincia che gestisce il trasporto e verificare come risolvere il problema per essere poi pronti per l’11 di dicembre.
L’appuntamento è rinviato al 3 di novembre. La rimodulazione del servizio è l’unica soluzione possibile”.
https://www.youtube.com/watch?v=QRJMng9twEE
GUIDO ABBO
“Incontro complicato, ma direi spero costruttivo. Ci dovremo rivedere a breve, ci sarà da approfondire molto l’analisi tecnica dei flussi. Sicuramente ognuno dovrà fare la sua parte.
Io non ho fatto dichiarazioni circa le cifre prima di oggi, mi sembrava prematuro, non le faccio nemmeno adesso. Ognuno deve fare la sua parte dal punto di vista economico e questo lo vedremo quando avremo capito esattamente di cosa stiamo parlando.
Ci saranno sicuramente degli spostamenti, ci sarà un tempo anche lungo per capire come si sposteranno i flussi. La gente si dovrà riabituare. Avremo dei tempi più brevi sul ferro, quindi saranno più rapidi e più efficienti, ci sarà un treno in più ogni due ore sui regionali e quindi molta gente si dovrà riabituare a trovare servizi diversi.
Sicuramente le criticità per noi e per Imperia saranno il pendolarismo studentesco e lavorativo al mattino, soprattutto in arrivo e in uscita un po’ meno perché più scaglionato.
In arrivo avremmo dei problemi su Castelvecchio per quanto riguarda gli arrivi contemporanei nella nuova stazione di tutti coloro che poi dovranno andare soprattutto a Porto Maurizio, ma anche a Oneglia e avremmo dei problemi anche per tutti coloro che invece decideranno di ‘shiftare’ direttamente sulla gomma e di partire su quel pullman blu dal loro luogo di provenienza senza venire più in treno.
Questi flussi sono centinaia di persone sicuramente e avremo sicuramente una settimana o poco più prima di Natale per cercare di parare il colpo e assestare il servizio e questa sarà la prima emergenza. Poi dopo dovremo ovviamente anche parlare di quattrini.
Non dico Imperia non ha soldi perchè tanto non ce li ha nessuno qua i soldi, però dico ognuno deve fare la sua parte e questo è il mio pensiero.
Finché non abbiamo capito come deve essere ridimensionato il servizio è impossibile stare li a raccontarcela. Non abbiamo ancora capito quante corse dovranno essere implementate sull’extraurbano, quante sull’urbano, Diano Marina ha tutta una sua peculiarità, noi abbiamo il problema del pendolarismo.
Secondo me Imperia, con il suo attuale servizio urbano in tutte le fasce intermedie non ha nessun problema, abbiamo tante corse di tutti i tipi, abbiamo l’Ospedale, abbiamo Castelvecchio, abbiamo le valli, che sono tutte corse che con brevi deviazioni possono andare a dare servizio alla nuova stazione, senza incremento di km e senza incremento di corse, quindi a costo zero per la città di Imperia.
Qui ci sarà sicuramente un miglioramento del servizio complessivo. Per quanto riguarda invece i picchi orari, finché non abbiamo capito di cosa stiamo parlando è inutile che litighiamo su di chi sono le responsabilità in termini finanziari.
L’assessore Berrino diceva di rimodulare all’interno del budget. Questa è la posizione della regione e secondo me ci sono delle criticità in un atteggiamento così rigido, perchè non si può parlare di quattrini finchè non abbiamo capito di cosa stiamo parlando. La legge regionale definisce il servizio minimo, che comprende il collegamento ferro-gomma e comprende il servizio dei pendolari.
Questo servizio minimo comunque va garantito se l’infrastruttura sul territorio cambia, cambiano le esigenze del servizio minimo che quel territorio esprime. Non si può adottare una tattica del tipo immobilismo dal punto di vista finanziario.
Con l’infrastruttura diversa non so se sarà possibile mantenere lo stesso budget con il servizio minimo perchè è cambiata l’esigenza del servizio minimo”.
https://www.youtube.com/watch?v=JTEkFKQduwU
GIACOMO CHIAPPORI
“In un consiglio comunale all’interrogazione che ho fatto in consiglio, direi che non sono soddisfatto della risposta. Io sono sempre netto e schietto, questa volta mi riservo nel senso che ci sarà un no comment mio perchè ho fatto altre 3 domande e a queste tre domande verrà data risposta il 3 di novembre.
Se in quella data alle domande fatte ci saranno delle risposte esaurienti io potrò dire che va bene, anche se lo spostamento della ferrovia nella nuova sede per adesso comporterà dei seri problemi a livello locale e turistico.
Non è una risoluzione a qualche cosa di bello come avevamo pensato, perchè nel passato chi ha preventivato questo spostamento si è dimenticato un migliaio di cose. Si è dimenticato che c’erano delle cittadine distanti dalle stazioni, che c’erano dei golfi come quello dianese che fa 1.5 milioni di persone che andava trattato direttamente e diversamente da come è stato trattato con delle strade di collegamento. Ci siamo dimenticati mille cose.
Oggi questo lo subiamo perchè non possiamo cambiarlo. Se questo è quello che si presenta oggi, forse era meglio lasciare le stazioni e il sedime dove lo abbiamo adesso facendo magari, per evitare il passaggio a livello, dei sottopassi. Questo magari sarebbe già stato più che sufficiente.
Non è andata così, cerchiamo di essere ottimisti, aspettiamo il 3 novembre delle risposte e poi li vi dirò se hanno tolto via i dubbi che ho, perchè i dubbi ci sono.
Le domande sono precise:
Come sarà il collegamento, come viene effettuato, chi dovrà pensare a quello che io ritengo un collegamento minimo, quindi non di competenza dei Comunim ma della Provincia , della Regione, della RT, non mi interessa. Credo che noi abbiamo pagato in maniera più che sufficiente il conto di dimenticanze altrui e non possiamo anche pagare anche questo conto per collegare una stazione chè è già un’oasi nel deserto, pensata male, gestita peggio. Forse magari se fatta a San Bartolomeo più vicino e vicino all’autostrada magari era meglio.
Sono tutti commenti, tutti commenti inutili e oggi siamo di fronte a queste necessità.
Io ho detto anche a Berrino, perchè lui fa i conti coi suoi soldi, io lo capisco, non è che lo critico, gli ho detto che vedremo anche di chiedere al presidente se può aggiungere da qualche altro capitolo dei soldi su questo perchè il ponente ligure è una risorsa per la Liguria. Noi siamo ancora una realtà che produce ricchezza, che produce con tutti i problemi che abbiamo ancora ricchezza.
Se abbiamo delle continue bastonate allora va be, se non produciamo ricchezza anche qui abbiamo già i problemi dell’autostrada intasata, abbiamo il problema del mordi e fuggi, non abbiamo una ferrovia che comunque anche quando è terminata non è all’altezza della situazione, perchè non ci dimentichiamo, l‘imbuto si è allungato, è andato un po’ più avanti, ma rimane a binario unico da Andora fino a Finale.
Quando mi dicono, abbiamo risparmiato, risparmieremo 9 minuti per andare a Genova, se ci fosse l’altro pezzo io credo che ne avremmo altro che 9 minuti, ne avremmo per un po’ di ore faccio per dire.
È drammaticamente vero che qui c’è il problema dei soldi. Problema di gente che è venuto a dirci, vedi Lupi, che prima c’erano 150 milioni e poi ci sarebbe stato il resto e adesso non c’è più niente, perché il Cipe dice che se non c’è un progetto completo noi non possiamo. Qui giochiamo i bussolotti, perchè non ci sono i soldi.
Questo paese ha fatto degli errori nel tempo. Qua avevamo una ferrovia a doppio binario che collegava ma era anche commerciale e non solo turistica. Era un corridoio, il corridoio da Milano che scendeva, faceva Genova, la Francia e la Spagna.
Si sono inventati altri corridoi che servono, come quello della val Susa, non abbiamo quello la e non abbiamo questo qua.
Io credo che questo spalmare sempre a pioggia cantieri di qui e di la ci porterà nel tempo a essere un po’ come è stata la Salerno Reggio Calabria che non è mai stata completata. Pare sia completata adesso, ma se ci aggiungono il ponte sullo stretto siamo a posto.
Questi sono argomenti che non c’entrano niente col nostro.
Diciamo così, sono appena soddisfatto, ero soddisfatto per i comportamenti, per questo tavolo messo su dal Prefetto, voluto anche da Berrino, che ha tentato di risolvere un problema che esiste, cioè come collegarci a queste due/tre realtà, Imperia, Andora e Diano Marina in maniera tale che questo peso non venga sopportato ulteriormente dai comuni che oggi ne fanno parte”.
https://www.youtube.com/watch?v=pTZt8JsSOVQ
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