Ha preso il via questa mattina in Tribunale a Imperia il processo che vede sul banco degli imputati Osvaldo Danio, 61 anni, dipendente comunale, impiegato come tecnico del Teatro Cavour, accusato di violenza sessuale nei confronti di cinque studentesse di 12,13 e 14 anni.
Il processo è ripreso dopo l’accordo sul risarcimento danni alle vittime, pari a circa 35 mila euro, a seguito del quale le parti civili, rappresentate dagli avvocati Carlo Fossati, Damiris Bellini, Giada Basso e Sabrina Tallone, hanno revocato la costituzione.
Davanti al collegio composto dai giudici Aschero, Bonsignorio e Lungaro, sono sfilati i testimoni del Pubblico Ministero Lorenzo Fornace, tra i quali figurano i familiari delle vittime, alcuni dipendenti comunali, la psicologa Lucia Tattoli, perito nominato dal Tribunale, e l’allora dirigente del personale del Comune di Imperia Maria Teresa Anfossi.
LA STORIA
L’inchiesta era scattata a maggio 2013. L’uomo, secondo i racconti delle ragazzine, attirava le presunte vittime con una scusa in luoghi appartati del teatro Cavour per poi cercare un contatto fisico a sfondo sessuale. Il tutto durante le consuete prove scolastiche per lo spettacolo di fine anno. Danio ha sempre sostenuto l’errata interpretazione del suo comportamento da parte delle ragazzine. A sostenere l’accusa è il sostituto procuratore Lorenzo Fornace forte della perizia eseguita dallo psicologo forense Lucia Tattoli che avrebbe valutato il racconto delle cinque presunte vittime come attendibile.
