22 Novembre 2024 03:12

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22 Novembre 2024 03:12

IL MOVIMENTO CINQUE STELLE DI DIANO MARINA E IL MEET UP DI ANDORA PRESENTANO IL PROTOCOLLO “RIFIUTI=RISORSA”/ECCO DI COSA SI TRATTA

In breve: "Il nostro lavoro - si legge nella nota - parte da un'osservazione di ciò che è accaduto finora in questo ambito e dallo studio del nostro territorio, elementi necessari per avere una visione consapevole"

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Il Movimento 5 Stelle di Diano Marina e il Meet Up Andora in MoVimento hanno inviato una nota stampa per presentare il Protocollo Rifiuto=Risorsa, Rifiuto a Km Zero”.

“Da qualche tempo – si legge nella notanon si sente parlare di rifiuti e del loro conferimento, anche se in realtà nelle Amministrazioni locali qualcosa si sta muovendo. Infatti è da poco nata una convenzione tra 12 comuni (Andora, Diano Marina, San Bartolomeo al Mare, Diano Castello, Diano San Pietro, Villa Faraldi, Diano Arentino, Stellanello, Cervo, Chiusanico, Cesio, Testico) che si occuperà della gestione dei rifiuti.

Il Movimento 5 Stelle di Diano Marina e il Meet Up Andora in MoVimento, presentano il “Protocollo Rifiuto=Risorsa, Rifiuto a Km Zero”.

Il nostro lavoro parte da un’osservazione di ciò che è accaduto finora in questo ambito e dallo studio del nostro territorio, elementi necessari per avere una visione consapevole. Con questi presupposti siamo giunti a sviluppare concetti base sui quale si vuole aprire un dialogo, fornendo le nostre osservazioni e i nostri suggerimenti agli Enti preposti a decidere in merito.

Noi diamo la precedenza alla rigorosa divisione del rifiuto organico da tutto il resto, poiché esso rappresenta il 30% del conferito in discarica e grava per il 50% del costo totale dello smaltimento rifiuti, costo, a parer nostro, riducibile in modo incisivo.

La nostra strategia si basa su una gestione del rifiuto a Km Zero trasformandolo in risorsa. L’umido è la parte più pesante, quindi quella più costosa ed è anche la responsabile del percolato e dei danni ad esso conseguenti. Mai finora è stata data adeguata importanza alla separazione anzitutto della materia organica dal resto dei rifiuti prodotti quotidianamente, per la quale esiste la possibilità di trasformarla in ottimo concime per mezzo di semplici ed economici impianti di compostaggio automatici.

La stessa rigorosa divisione deve essere applicata anche al resto dei rifiuti ma non dovrà gravare sull’utente a cui desideriamo semplificare la vita e verrà divisa “a valle” per raggiungere l’obiettivo di vendita nel circuito del riciclo.

A completamento della nostra visione ci rifacciamo al disciplinare di gara “tipo” redatto dal deputato Alberto Zolezzi, facente parte della Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati, e invitiamo tutti i consiglieri (di maggioranza e di minoranza) dei 12 comuni aderenti alla convenzione, a leggerlo con attenzione.

In un’ottica evolutiva di risparmio economico e rispetto ambientale che oggi risultano essere i due grandi scogli insormontabili per la maggior parte delle amministrazioni comunali italiane, questo Protocollo ci metterebbe al sicuro dalla nuova sanzione derivante dall’inadempienza della Legge Regionale N°20 del 01.12.2015 (che prevede il riciclo del 45%), oltre a quella che già si paga in bolletta per il NON raggiungimento della percentuale di raccolta differenziata richiesta.

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