“Con le modifiche apportate dalla delibera regionale 1802 del 27 dicembre 2013 un disabile grave e la sua famiglia per accedere al servizio essenziale e vitale di cura per lui presso le strutture preposte dovrà pagare circa 780/930 euro al mese in regime di residenzialità e Euro 630 in semiresidenzialità. Una guerra alle fasce più deboli quella messa in campo dalla Regione Liguria alla quale noi ci opporremo”. Così dichiarano il Capogruppo di Forza Italia Regione Marco Melgrati, il vice Capogruppo Marco Scajola ed il vice presidente della commissione sanità della Regione Matteo Rosso che annunciano la presentazione di una mozione urgente che continuano: “Abbiamo raccolto l’appello/denuncia della Consulta regionale dell’Handicap relativamente alla delibera regionale 1802 del 27 dicembre 2013 e ne chiediamo il ritiro immediato proprio alla luce delle rivendicazioni della consulta che condividiamo appieno. Per questo abbiamo presentato una mozione in Consiglio regionale affinchè venga affrontato nella sede corretta la questione”.
“ L’abbassamento della soglia Isee da 40 mila a 10 mila – spiegano i consiglieri regionali di Forza Italia – previsto dalla delibera in questione e la nuova modalità di calcolo in vigore dall’8 febbraio, comporterà l’inaccessibilità del servizio riabilitativo da parte di parecchi cittadini disabili. La conseguenza di tutte queste modifiche l’impossibilità di sostenere il costo del servizio, infatti dal 1° di febbraio con l’abbattimento della soglia Isee a 10 mila euro le famiglie non solo continueranno a riversare l’intero assegno di accompagnamento ma dovranno anche erodere la pensione di invalidità e saranno obbligati a tenere a casa i propri cari“.
“L’abbattimento della soglia Isee – continuano gli esponenti di Forza Italia – si traduce nella perdita del diritto di cura per oltre il 20% della popolazione disabile, con risparmi risibili per la Regione ma con sacrifici enormi per i cittadini. Chiederemo con il nostro documento che venga riportata la soglia Isee a livelli ragionevoli così come era stato promesso alle associazioni regionali. Riteniamo assolutamente sbagliato e scorretto pensare di fare cassa sulla pelle di quelle persone che dipendono dalla nascita alla morte dalle famiglie d’origine spesso anziane e che necessitano di assistenza a loro volta”.
“Insomma una delibera che viola un diritto inalienabile sancito anche dalla Costituzione, il diritto alla cura sanitaria gratuita, poiché di fatto questo provvedimento impedisce l’accesso ai servizi riabilitativi per eccessiva onerosità economica. Su questa questione daremo battaglia e chiederemo di accogliere le richieste delle famiglie e associazioni e delle persone disabili”, concludono Melgrati, Scajola e Rosso.